Il dolce valzer dell’aeroplano radiocomandato

EIM 2013

Se la musica è un linguaggio universale, lo stesso non può dirsi della danza. I rondou medioevali, tra cerchi di gruppo e coreografiche carole, erano un’importante strumento di socializzazione. Per i guerrieri maori, la tremenda e minacciosa haka segnalava la discesa in guerra. I moderni avventurieri urbani, estimatori del genere Hip hop, utilizzano invece il b-boying per sedare dispute e disperdere gli animi rancorosi, tra capriole e imprevedibili rotazioni. Ballano le api, per trasmettere un’informazione e localizzare l’agognato fiore. Ballano anche gli aerei, ma senza conoscerne il motivo. Qui non c’è un giovane velivolo di nome Jetty Elliot, che sfuggiva di nascosto al volere del padre autoritario, amante della boxe. Manca pure l’insegnante premio Oscar, amica di Liza Minnelli e futura madre del compare di Harry Potter, ad aiutarlo coi suoi saggi consigli sulla vita tormentata dell’artista. C’è solo il pilota, Nando Te Riele, un telecomando e il ritmo sincopato di un qualche potente impianto audio da palestra. E sullo sfondo, imperturbabile, monolitica e attenta, l’essenziale giuria. Come nel finale di Dirty Dancing, ma con più valzer classici e meno pop music degli anni ’80, viene il momento in cui il mondo intero va messo da parte e restano solo la melodia, la passione, il movimento. Un sentimento, che si vinca o si perda, riassunto nella frase “I… I’ve had the (flight) time of my life.

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L’Habanera scostumata di August Schramm

Habanera

August si presenta all’inizio come un individuo noioso e del tutto privo di fascino. In abito sobrio ma niente affatto elegante, sullo sfondo di una carta da parati anonima e accompagnato da un mangianastri antiquato, inizia ad intonare il brano più famoso della Carmen, la passionale Habanera di Bizet. Poi, gradualmente, il mondo inizia a cambiare intorno a lui: lo stacco netto, se non altro, è dato dal comparire sulla scena di uno scoordinato robot-ballerino, ma c’è dell’altro. Perché l’anziano pianista indossa un bavaglio sadomaso? Da dove spunta l’orchestra completa di addetto alle percussioni discinto e dal volto mascherato? Per ciascun suono elettronico introdotto nell’arrangiamento musicale, destinato a trasformarsi nel ritmo moderno del genere techno/dubstep, le immagini a schermo si spostano verso il lato più sconsiderato e illogico della gamma intellettiva. Poi cala la notte, momento della trasgressione: non più interprete, August diventa lui la Carmen, donna affascinante e circondata di spasimanti in tenuta suggestiva, che tentano in qualche modo di guadagnarsi il suo favore…

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