Il cane-bantha del pianeta desertico di Star Wars

Fermatevi tutti e guardate questo cane. Guardatelo bene. Non è un semplice carlino; qui non siamo di fronte all’ennesimo animale vestito a festa per una mostra-concorso; non è una mera creatura terrestre con indosso il manto peloso di un bantha, la bestia da soma del pianeta desertico dove nacque Luke Skywalker. Su questo cane-carlino-bantha di Tatooine c’è un piccolo sabipode che ondeggia tra le dune mentre brandisce, non senza incontrare qualche difficoltà, il temibile bastone gaderffii, l’arma culturale delle sue genti. Nell’allestimento di una simile scena quasi si riescono ad intravedere i presupposti di regia e creatività che erano un tempo la vera raison d’être del capolavoro di Lucas, il sempre discusso e mai superato Star Wars. Riuscirà la Disney a ricreare tanta meraviglia? Il nome di questa armoniosa ed elegante creatura è Chubbs, ha la sua pagina su Facebook e già una carriera alle spalle: difficile dimenticare la sua straordinaria interpretazione del cornuto Wampa, l’implacabile predatore originario del pianeta ghiacciato Hoth.

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Gli eroi del cosplay al Comic Con di Londra

Questo video del duo di filmmakers The SneakyZebra è un ottimo montaggio dei cosplayer presenti pochi giorni fa al London Comic Con (alias 2012 MCM Expo), con l’accompagnamento musicale di “On Top of the World” del canadese Tim McMorris. Grazie al sapiente utilizzo del sistema di steadycam leggero FlyCam i migliori costumi della giornata vengono presentati con uno stile caratteristico e molto cinematografico, mentre le scene di gruppo sono inquadrate con fluidità da ogni angolo rilevante e in un unico piano di ripresa; l’elevato livello qualitativo dell’evento aiuta ulteriormente la composizione.

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La Discesa del Condor, ciclismo estremo a La Paz

E’ difficile sopravvalutare l’impatto avuto dalle telecamere indossabili in stile GoPro sul mondo degli sport estremi. Dove prima venivano mandati in onda semplici spezzoni ripresi da postazioni fisse, oggi è possibile osservare le più incredibili prove di tecnica e coraggio, che siano sportive, semi-scientifiche e per quanto folli ed improbabili, dallo stesso movimentato punto di vista di che le ha compiute in prima persona. La portata mediatica di questo ambiente altamente specifico è così aumentata istantaneamente di diversi ordini di grandezza, fino a coinvolgere con facilità l’uomo comune ed il mondo intero. Fra tutte le compagnie di organizzazione e broadcasting di tali eventi, di certo nessuna l’ha capito meglio di Red Bull – il paracadutista Baumgartner, ad esempio, portava nella tuta ben tre telecamere ad alta definizione.

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La stanza disordinata in cui dovevano tornare i colori

Un tavolo pieno di oggetti del tipo più vario, una carta da parati ben poco vivace ed un individuo decisamente incolore. Tutto completamente monocromatico, non una sfumatura. Cosa fare per ravvivare la scena? La soluzione più classica avrebbe visto la piena varietà cromatica tornare nel giro di due minuti, o magari improvvisamente, grazie alla scenografica rimozione di un filtro di post-processing in Adobe After Effects o software equivalenti. Ma non nel caso di Eran Amir e della sua collezione di bric-a-brac grigio scuro. Grazie alla realizzazione del tutto artigianale di scenografia e trucco, questo video mette in pratica una soluzione molto più semplice, non esageratamente tecnologica e piuttosto originale.

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