Quattro nuovi titoli firmati Hideo Kojima

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Riconosciuto sia dagli utenti che  dalla sua stessa industria come una delle personalità più influenti nel mondo dei videogiochi, nel corso dell’annuale E3 di Los Angeles Hideo Kojima era ovunque. Il game designer di Tokyo, autore di brand videoludici di grande successo e famoso soprattutto per la decennale serie di sneaking games Metal Gear, è stato l’unico a prendere la parola in tre diverse conferenze, durante le quali ha annunciato giochi di grande interesse per quasi tutti i sistemi sul mercato.  Il suo più importante progetto segreto era stato pubblicizzato prima sul magazine giapponese Famitsu, con una doppia pagina misteriosa, poi con un sito internet in flash che è passato gradualmente dall’immagine di una valle erbosa sotto un cielo in tempesta a quella del tecno-ninja Raiden. Il primo giugno, presso il keynote della Microsoft ne ha rivelato infine il titolo: Metal Gear Rising – una nuova mega-produzione, multiformato per PC, PS3 ed Xbox 360. Ma le sorprese non finivano qui.

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Le prime immagini di The Last Guardian

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Il Team Ico di Fumito Ueda è uno dei pochi sviluppatori dallo stile caratteristico e riconoscibile, concretizzatosi nei giochi più particolari e coinvolgenti della passata generazione di console.  Ico e Wanda to Kyozou (Shadow of the Colossus) sono stati fra tutti i titoli per PS2 forse quelli più artisticamente curati in assoluto, con ambienti estremamente credibili benchè surreali, pochi e memorabili personaggi ed alcuni momenti dal tenore epico ineguagliato. Il primo trailer del loro nuovo gioco, nome in codice Project Trico, dimostra ancora una volta competenze tecniche e di design al pari con i migliori.

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Console game review: Gundam Musou 2

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Uno degli aspetti più affascinanti in merito al palcoscenico della storia cinese è l’alto numero dei suoi attori e partecipanti. In ogni frangente, dalle stupefacenti opere pubbliche e monumentali della dinastia Qing alle grandi vie commerciali dell’epoca Tang, non è raro trovare nel passato di questa antica civiltà eventi e situazioni tanto uniche quanto irrealizzabili senza la partecipazione di intere popolazioni, organizzate con incredibile e talvolta brutale efficenza.  Moti e ribellioni sanguinarie, battaglie tra sterminati eserciti e drammatiche marce forzate…attraverso simili eventi la Cina come nazione è stata governata con  ineluttabile alternanza da una burocrazia capillare e meritocratica, piuttosto che dal pugno di ferro dei terribili dittatori e signori della guerra.

L’incredibile massificazione degli eventi storici cinesi è stata rappresentata, forse meglio che in qualunque altra opera di ingegno, nel grandioso romanzo dei Tre Regni. Scritto nel 18° secolo da Luo Guan Zhong, ma ambientato nell’epoca turbolenta successiva alla caduta della dinastia Han (terzo secolo) il romanzo narra le tribolazioni e battaglie combattute per più di sei decadi dagli eserciti del giusto e confuciano governante Liu Bei, dello spietato primo ministro Cao Cao e di Sun Quan, il signore delle ricche terre fluviali a sud del paese. Nel romanzo viene ad esempio narrato come per l’epocale battaglia di Chi-Bi l’esercito del nord avesse schierato oltre 800.000 effettivi, benchè funestati dalle malattie e stanchi per le lunghe campagne – gli appassionati di cinematografia orientale dovrebbero, a tale proposito, aspettare con ansia l’uscita occidentale dello spettacolare ed omonimo colossal di John Woo.

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