Alec Mason, il protagonista del nuovo gioco dei Volition, è il demolitore dell’armata rivoluzionaria di Marte. Nel corso delle numerose missioni e side-quest del gioco, combatte contro l’oppressivo stato di polizia imposto ai coloni del pianeta rosso dai militari terrestri. Non ha poteri da X-Men ed un’agilità sovrumana come Cole McGrath (Infamous) o la furia biotecnologica e le trasformazioni di Alex Mercer (Prototype). Nel panorama degli attuali sandbox games, ormai diventati spettacolari e sfrenati come giochi d’azione giapponese, il nuovo Red Faction sembrebbe un ritorno alle origini: corri, spara, guida, nasconditi e spara ancora. L’elemento particolare, il catch pubblicitario su cui il publisher THQ ha contato maggiormente per replicare il successo dei passati episodi, è la tecnologia che permette a Mason di distruggere ogni cosa.
Le infinite possibilità di Scribblenauts
Scribblenauts, in uscita per Nintendo DS questo autunno ad opera dello sviluppatore americano 5th Cell, è un gioco di avventura con un buffo protagonista dai poteri molto speciali. Lo stile grafico già si dimostra più che simpatico e ben caratterizzato, mentre ogni azione viene condizionata da leggi fisiche piuttosto credibili, se non proprio realistiche. Lo scopo di ciascuno degli oltre 200 livelli sarà, molto semplicemente, il raggiungimento di un piccolo oggetto luminoso denominato Starite, attraverso la risoluzione di volta in volta di un problema di logica, o venendo in aiuto degli innumerevoli e coloratissimi personaggi. La risorsa per riuscirci sarà unica ed insostituibile: la propria fantasia. In senso assolutamente letterale.
Con Wii Motion Plus Nintendo entra nella quarta dimensione
Questo venerdì 12 giugno vedrà l’introduzione sul mercato europeo, e quasi contemporaneamente in migliaia di case, dell’IDG 600, il processore a basso costo che permette il funzionamento della prima applicazione commerciale di una tecnologia definita M.E.M.S. (Micro-Electro Mechanical Systems). Il Wii Motion Plus, l’ennesimo accessorio di controllo proposto da Nintendo, è infatti basato su un brevetto della compagnia californiana InvenSense in grado di fornire “controllo basato sul movimento con rapporto di 1:1”. Questa piccola ed economica estensione dei telecomandi per Wii (del costo di 19.90€, ma sono previsti anche diversi bundle) è stata concepita per assisterli nel riprodurre su schermo l’effetto reale dei gesti del giocatore, fornendo al sistema una lettura dello spostamento precedentemente non disponibile, ma di importanza fondamentale: potrebbe addirittura definirsi la “quarta dimensione” del motion gaming.
PC game review: Demigod
Una delle contaminazioni più significative negli strategici del genere RTS è quella proveniente dal mondo dei giochi di ruolo. Assegnare per ciascun livello di esperienza i punti abilità del proprio paladino mezz’elfo, volendone considerare il significativo vantaggio in battaglia, non è poi così lontano dall’intraprendere la scalata di un qualunque tech tree per oltre 15 anni di giochi di strategia in tempo reale. Il tipico gameplay degli RTS, che questo si basi o meno sull’esperienza dei singoli guerrieri, sulle armi raccolte o sulle abilità guadagnate, difficilmente potrebbe essere più condizionato dalla perfetta allocazione di ogni risorsa guadagnata in battaglia. Lo sviluppatore Gas Powered Games ha sempre avuto un modo molto letterale di interpretare questo concetto. Il suo ottimo Supreme Commander, completo e sofisticato RTS per PC che raccoglie l’eredità dello storico Total Annihilation, è un vero incubo di complessità gestionale. Centinaia di unità differenti sciamano da ogni parte della mappa di gioco, si sovrappongono e combattono utilizzando armi multiple dagli effetti imperscrutabili, mentre basi operative enormi vengono gradualmente arricchite di innumerevoli sotto-categorie di torri minerarie, centrali elettriche, fabbriche di unità, scudi energetici… Osservare la registrazione di una partita tra giocatori di livello avanzato lascia intendere un grado di pensiero strategico terribilmente avanzato e rapido, con mosse dal tenore scacchistico concepite su una scala assolutamente senza precedenti per questo tipo di giochi. Non solo il neofita, ma ogni persona disposta a dedicargli solo parte del proprio tempo libero resta presto scoraggiata di fronte ad una curva di apprendimento tanto ostica e brutale. Nel nuovo gioco dei GPG, Demigod, vediamo invece l’impiego di una soluzione alternativa al problema della complessità che, per quanto fosse stata già proposta in passato, non trova rivali diretti nell’attuale panorama commerciale dei giochi su PC.