Improbabili racconti che provengono da selvagge fantasie. Ovvero, per usare il neologismo a base tipografica: slash fiction [keyword]. Trasformazione dei rapporti, mutamento delle convenzioni. Il corpus leggendario dell’amalgama che definiamo post-moderno è ricco di emblematici rapporti a due: Batman & Robin, Sherlock & Watson, Super Mario & Luigi Mario & Wario & così via…Togli l’ampersland, mettici lo slash, cosa stai creando? Secondo alcuni, gli scrittori di certi racconti autogestiti, così rinasce quel rapporto eroe/spalla, oppure eroe/nemico, nei termini specifici di un vincolo d’amore. Prettamente gay. Persino Spock, l’alieno privo di emozioni, trovò il suo capitano coraggioso in Kirk. Sarebbe questo il parossismo, degli alternativi nerd che diventano nei fatti come Moccia, cantori coloriti dell’amore meno stereotipico, omosessuale. Spada e un’altra spada, niente fodero latino. E doppia chiave senza mezza serratura, se non attaccata ad un lampione Milvio, in quel di Roma, perfettamente riprodotta dentro al Ponte vecchio (olografico dell’Enterprise).
Ogni paladino/a, dei racconti e dei fumetti e delle storie digitali, ha discendenza da figure mitologiche ben chiare. Zorro era Mercurio, Ironman Vulcano, Wonder Woman, um, l’Artemide Latona. Tutto riconduce alle leggende di epoche trascorse. Pensiamo ai figli dell’eccelso Odino: Thor il forte, Loki l’imbroglione. Visualizziamoli codesti due, per un singolo momento, mentre s’incamminano sul ponte iridescente di Bifrost. Mano nella mano, guanti di metallo, elmi articolati e fulgidi mantelli. Sette colori sotto i piedi, come la bandiera di cui sopra, degna di un incontro assai particolare. Ed un singolo bisogno, molto affine a quello degli umani: assicurarsi che l’amore tra due simili campioni sia per sempre chiaro, fino all’incipiente Ragnarok finale. I lampioni c’erano, diciamo, quindi il resto va da se. Ci vorrebbe un nuovo tipo di lucchetto metonimico. Chissà poi, se nel Valhalla avevano YouTube. Perché se così fosse stato, grazie all’onniscenza temporale degli dei, costoro avrebbero chiamato LockMan28, l’uomo che dall’Asia, in qualche modo, si procura le più astruse serrature. Oggetti dalle chiavi serpeggianti, cruciformi, siluroidi ed imperscrutabili. Il personaggio nascente che da qualche giorno, grazie ad un oggetto senza precedenti noti, sta raggiungendo l’Olimpo dei più celebri del web. La meraviglia in questione, proveniente da un’azienda senza nome di Taiwan, trova spiegazione nel più emblematico degli appellativi: “The Forever Lock” – L’eterno chiavistello, l’invincibile chiusura. Un cilindro senza buco, che una volta messo, si apre solo se ci credi. Devi conoscere il segreto. Che fa così, più o meno: