La folle danza delle molle magiche Slinky

La buffa e sorprendente esibizione di danza mostrata in questo video sembra in un primo momento l’incontro caotico tra colorate creature di fantasia che si scatenano  al ritmo di una forsennata musica vagamente psico-simmetrica ripetuta all’infinito, poi il caos spontaneo dovuto a due folli giocattoli posseduti da una forza misteriosa, cresciuti a dismisura, improvvisamente travolti dalla passione per un incomprensibile rituale. Si tratta in realtà del World’s Original Human Slinky Act, uno spettacolo creato e messo in scena dal duo di ballerini rumeni Veronica Chicioroaga e Veniamin Oprea, comparsi più volte sulle televisioni americane, durante America’s Got Talent e per gli show di metà partita dell’NBA. Forse tra i loro ispiratori si può individuare la troupe di ballerini-illusionisti di Moses Pendleton, i celebri Momix.

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I ponti arborei viventi di Cherrapunji, in Meghalaya

Lo stato di Meghalaya, nel nord-est dell’India, è una regione montana quasi completamente ricoperta di foreste subtropicali. Il suo nome significa “Dimora delle Nuvole” e vi si trovano alcuni dei luoghi più sacri alla religione induista, preservati da secoli ed abitati da una grande varietà di piante ed animali rari. Ma forse l’usanza più caratteristica del suo popolo è questa particolare forma di bio-architettura praticata dalla comunità di Cherrapunji (Terra delle Arance) il luogo più piovoso della terra. Vivendo a 2 chilometri di altitudine sul livello del mare e con fino a 25 metri di pioggia in un anno, concentrati per lo più nella stagione dei monsoni, gli abitanti del paese devono affrontare piene fluviali ed inondazioni particolarmente distruttive: si dice che nessun ponte convenzionale potesse resistere per più di qualche mese alla furia di queste acque.

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Insetti meccanici ed entomologia urbana

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Queste creature artificiali che sembrano uscite da un romanzo del genere steampunk sono opera dello scultore ed illustratore Mark Oliver di Brighton, in Inghilterra. La serie si intitola Litter Bugs (insetti spazzatura) e consiste di una ricca selezione di falene, scarabei ed altri coleotteri realizzati con parti di orologi, ventagli, lampade e copertine di libri. Ciascuno di loro viene accompagnato da un nome scientifico che allude ai vari componenti ed è presentato con le tipiche modalità di un esemplare messo sotto vetro per finalità di studio. L’artista ha persino realizzato un Compendium of Carabid and Terrestrial Detritus, trattato scientifico semi-serio che li analizza con approfondita cura. A suo dire gli insetti spazzatura sarebbero perfettamente adattati all’ambiente urbano, tanto da risultare quasi invisibili nel loro habitat naturale, la discarica. Per quanto ne sappiamo a pochi chilometri da casa nostra potrebbe anche annidarsi una famiglia di Brake BugLeatherback Beetle o persino il rarissimo Cerebellum Bug

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La stanza disordinata in cui dovevano tornare i colori

Un tavolo pieno di oggetti del tipo più vario, una carta da parati ben poco vivace ed un individuo decisamente incolore. Tutto completamente monocromatico, non una sfumatura. Cosa fare per ravvivare la scena? La soluzione più classica avrebbe visto la piena varietà cromatica tornare nel giro di due minuti, o magari improvvisamente, grazie alla scenografica rimozione di un filtro di post-processing in Adobe After Effects o software equivalenti. Ma non nel caso di Eran Amir e della sua collezione di bric-a-brac grigio scuro. Grazie alla realizzazione del tutto artigianale di scenografia e trucco, questo video mette in pratica una soluzione molto più semplice, non esageratamente tecnologica e piuttosto originale.

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