Decolla come un fulmine ma pesa 40 tonnellate

JATO

Quando i vichinghi assaltavano le coste della Britannia o della Normandia, tutto l’equipaggio doveva immergersi nella furia della battaglia. Il timoniere sbarcava con gli altri impugnando un pesante scudo e persino il cuoco di bordo affilava le asce e seguiva il suo comandante nel mezzo delle fila nemiche. Giunto il momento della verità, nessuno aveva più un ruolo esclusivo e tutti contribuivano allo scontro. Così è, ancora oggi, per i Blue Angels, la squadriglia acrobatica della marina degli Stati Uniti seguita assiduamente da più di 13 milioni di persone, notevole soprattutto per la maestria dimostrata nell’impiego dei cacciabombardieri F/A-18 Hornet, con cui realizzano coreografici voli in formazione di 6 elementi. E celebri, anche, per il loro variopinto aereo da trasporto, un colossale C-130 Hercules detto Fat Albert, il quale piuttosto che limitarsi a fare da taxi volante per le apparecchiature e gli uomini partecipa anche lui, da protagonista, a ciascuno degli eventi in calendario. Decollando praticamente in verticale, nonostante le sue 35 tonnellate di peso (a vuoto) grazie all’impiego di un’originale serie di razzi ausiliari monouso, i cosiddetti JATO, concepiti per l’impiego in situazioni difficili, con piste troppo corte o carichi eccessivi a bordo. Originariamente, durante la guerra, venivano talvolta montati sugli alianti, per catapultarli subito in cielo senza l’impiego di un velivolo da rimorchio. Nel mondo di oggi tale tecnologia trova uno scopo decisamente più meritevole, quello di far sognare gli spettatori. Superando i limiti della fisica apparente nell’equivalente moderno di una drakkar scandinava, soavemente lanciata tra i mari celesti.

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La mantide-vespa religiosa? Si può anche addomesticare

Mantispidae

La maggior parte delle creature fantastiche proviene dalla semplice unione di più specie animali. Il classico drago ricorda nell’aspetto una lucertola gigante, con l’aggiunta di un bel paio di ali di pipistrello. La chimaira, figlia di Tifone ed Echidna, aveva il corpo da leone, la testa da capra e la coda di serpe. Se l’appendice posteriore  fosse stata invece di scorpione bé, allora avremmo detto di trovarci dinnanzi all’amichevole manticora. Il tarasque, conquistatore della Provenza medievale, era una tartaruga spinosa con la testa di leone. Il qilin, saggio abitante di alcune foreste dell’Estremo Oriente, aveva corna di cervo, testa di leone, scaglie di pesce e zoccoli di bue. Tutti questi esseri presentavano un tratto in comune: la tremenda pericolosità per l’uomo. Guardate invece questo insetto. La mantispidae, anche detta mantidfly, si riconosce dalle ali di libellula, le zampe di mantide e il corpo a strisce gialle e nere di una vespa. Per di più, esiste davvero! Fosse stato più grande, fra manticore, tarasque e qilin non avrebbe affatto sfigurato. Fortunatamente la sua famiglia di neurotteri non supera i 3 cm di lunghezza. Non dispone neanche del temuto pungiglione. In questo video Ed Kern, utente americano di YouTube, ce ne mostra una che ha trovato durante un barbecue in giardino, imbottigliato, addomesticato e nutrito per un paio di giorni. Dal punto di vista di noi esseri umani, superata la naturale diffidenza verso il suo aspetto, la mantidfly è un piccolo animale insolito, buffo e anche un pò grazioso. Questione di punti di vista: tutt’altra storia è la fine che fa fare a quella succulenta mosca, sminuzzata in un paio di secondi. Anche il metodo con cui le mantispidae vengono al mondo, in effetti, potrebbe dirsi un pò sinistro…

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Scout, microvolpe starnazzante del deserto

Scout the Fennec

Poche persone possono dirsi così fortunate da avere in casa un fennec, o volpe notturna del deserto. A giudicare da questo video di Dro Simoes, musicista e grande amante degli animali, c’è almeno un’ottima ragione. Questo grazioso animale, il più piccolo canide al mondo, è noto per l’aspetto furbesco e vivace. Potrebbe descriversi come una via di mezzo tra un chihuahua selvatico e un grosso pipistrello senz’ali. Ciò che colpisce maggiormente in questa scena casalinga di risveglio mattutino, con protagonista l’eccitatissimo esemplare di nome Scout, è il sonoro. Come tutte le sue cugine europee ed asiatiche, la volpe del deserto dispone di un vasto repertorio di versi, che impiega per comunicare un eventuale pericolo, richiamare la compagna o gli altri membri del gruppo familiare. Così, nella relativa sicurezza di un appartamento, visto il continuo rumore fatto dai proprietari, anche lei un pò parla. Se così si può dire; in effetti, non appena esce dalla sua gabbietta, il grazioso esserino inizia a saltare da tutte le parti, come un cucciolo eccitato, squittendo e ululando senza posa. Corre intorno al suo coinquilino peloso, un bonario cane nero di stazza piuttosto importante (specie rispetto al fennec, che pesa all’incirca 1,5 Kg) scodinzola e si arrampica sulle cose. Non sembra aver paura di nulla. Il suo padrone, nella descrizione del video, riferendosi a Scout afferma che è dotato de “l’atteggiamento del cane e l’agilità del gatto”. Bisognerebbe forse aggiungere “i decibel di un impianto surround 5.1”.

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Così sparava Tom Knapp, asso dello shotgun

Tom Knapp

In questa vecchia pubblicità, risalente al 1993, si può assistere all’incredibile esibizione di una vera e propria leggenda del trick shooting, ovvero il tiro a segno non convenzionale. Si tratta di Tom Knapp, detentore di tre record mondiali, famoso soprattutto negli Stati Uniti per la maestria incontrastata nell’impiego del fucile a canna liscia. Nel corso della scorsa settimana, secondo quanto riportato da diversi siti specializzati, è purtroppo venuto a mancare. Indubbiamente il suo esempio continuerà ad ispirare generazioni di appassionati delle diverse branche del tiro a volo, collezionisti di armi da fuoco e internauti con il pallino dello sparo, più o meno virtuale. Per rendersene conto, basta osservare cosa realizza in questi pochi, ma intensi minuti, registrati come parte della sua lunga collaborazione con l’azienda Benellidi cui fu per molti anni un testimonial d’eccezione, contribuendo al successo delle armi Made in Italy, oggi adottate da alcuni dei corpi speciali più noti e celebrati al mondo. Difficile, in effetti, resistere al suo fascino da imbonitore dei tipici infotainment americani, mentre con flemma totale e pacato entusiasmo elenca le incredibili doti del suo fucile. Quando non tiene in bocca la cartuccia, perché ovviamente, per uno come lui, partire con il colpo in canna sarebbe davvero troppo facile.

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