Come suonare la chitarra usando un cucchiaio

Hannes Coetzee

Il suonatore di questo video è Hannes Coetzee di Herbetsdale, cittadina della parte orientale del Sudafrica. La sua tecnica estremamente originale, definita  ‘optel-en-knyp’ (prendere e pizzicare) prevede l’impiego di un cucchiaio stretto tra i denti, usato ad arte per far pressione sulle corde. Si tratta di un’invenzione personale, creata per adattarsi all’impiego di strumenti musicali improvvisati. Oggi ha 66 anni, l’orecchio allenato di un musicista esperto e una vera e propria chitarra acustica a disposizione: il risultato, senza ombra di dubbio, riesce a catturare l’attenzione. Siamo nel Karoo, zona semi-arida di 400.000 chilometri quadrati, al confine con il grande deserto del Kalahari. Le condizioni difficoltose di tali luoghi, unite alla notevole distanza dai principali centri urbani e turistici, li hanno resi nel tempo la patria di usi e costumi particolari, praticamente sconosciuti nel resto del mondo.  Stiamo parlando, del resto, di un popolo ridotto di numero, frammentato e soggetto a grande disparità sociale. Ma che ha saputo mantenere il proprio ricco e variegato patrimonio culturale: religione, letteratura, architettura, cucina e una passione straordinaria per la musica in ogni sua forma.

Leggi tutto

Due gatti multilingue che fanno la conta

cats singing
Versione francese

L’utente di YouTube hkbecky, amante degli animali, gira per casa in attesa del ripetersi di uno straordinario evento. I suoi due coabitanti felini infatti, talvolta, scelgono d’intavolare un’animata discussione che ha la caratteristica di apparire strana e surreale. Per Goo e Yat Jai, privi di una forma di linguaggio scritto o parlato, i movimenti diventano comunicazione. Gli sguardi contengono parole, i colpi di zampa sono preposizioni: non c’è malizia in questo scontro verbale, ma non manca il conflitto. La padrona entra nel soggiorno e finisce per trovarli lì, sul tavolo del computer. Dopo un attimo di sorpresa e smarrimento, preme con decisione il tasto record della videocamera. Quali segreti verranno trasmessi attraverso i semplici gesti dei suoi beniamini pelosi? Quali verità? Per sua fortuna, la presenza di una terza incomoda non disturba l’eccezionale incontro. I minuti passano come fossero ore, sotto il peso dell’importanza scientifica di quel momento. Hkbecky, completata l’importante rilevazione, si siede entusiasta al PC, va su YouTube, crea un canale e rende pubblico l’exploit. Il mondo, semplicemente, deve sapere (link al video originale). A quel punto, qualcuno decide che, dopotutto, la perfezione può essere migliorata.

Leggi tutto

Taichi Saotome, samurai che taglia le ombre

Taichi Saotome

Osservando il Giappone da Occidente, come isola culturale oltre cui nasce il sole, non riusciamo a vedere altro che i suoi aspetti più estremi e privi di compromessi. Le cime dei grattacieli e dei conglomerati appartenenti alle zaibatsu, templi del razionalismo in giacca e cravatta, svettanti sul mare di follie del mondo manga e televisivo, fantasiose vie di fuga dal grigiore della vita quotidiana. Accecati dal bagliore del mondo mediatico, filtro comunicativo della nostra epoca, scorgiamo solamente a fatica le commistioni concettuali più particolari e significative di quel paese, così diverso da ogni altro, che tanto ci affascina e coinvolge grazie alla sua forte originalità.  Ma scavalcare il mare che lo divide da noi, avvicinarsi e guardare oltre le apparenze, soprattutto qui, permette di apprezzare un profondo e unico senso della storia: dietro ogni lavoratore in carriera troviamo un samurai, sotto ogni grande albero si nasconde un kami shintoista… E per le strade, dentro i fiumi, in cima alle montagne, talvolta abitano ancora le spettrali apparizioni e i mostri delle credenze popolari.
Quando Taichi Saotome, giovane e famoso attore del genere teatrale taishū engeki (evoluzione alternativa del più internazionale kabuki) è salito sui palchi tokyoiti all’inizio del passato anno del coniglio, per questa vulcanica performance a base di spade ed ombre, probabilmente qualcuno, tra il suo pubblico avrà intravisto questa verità.

Leggi tutto

La tenda gonfiabile in cemento liofilizzato

Concrete Canvas

Nel momento del bisogno, in seguito a catastrofi naturali o per via di crolli edilizi, si presenta spesso l’esigenza di costruire abitazioni provvisorie in tempi relativamente brevi. La scelta, in tali casi, può ricadere su due categorie di soluzioni: l’impiego di semplici tende, sempre pronte all’uso ma non particolarmente efficaci contro la furia degli elementi, oppure il trasporto sul luogo di prefabbricati costruiti su misura, costosi, ingombranti e difficili o macchinosi da assemblare. A meno di avere a disposizione una Concrete Canvas, l’invenzione inglese che può risolvere, allo stesso tempo, ciascuno di questi significativi problemi. Un rifugio composto di uno speciale materiale, simile alla tela, in qualche modo imbevuto delle sostanze necessarie a trasformarsi in solido cemento.
Si scarica a terra il pacco a tenuta stagna, si attacca la pompa e si aggiunge la giusta quantità d’acqua. Una volta bagnato, il materiale completerà la trasformazione nel giro di 5 ore circa. Tempo durante il quale gli incaricati dovranno limitarsi a riempirlo d’aria impiegando un compressore, osservando a distanza di sicurezza la sua crescita automatica, in grado di raggiungere, per alcuni modelli, la notevole dimensione di 50 mq. Una volta nella forma finale, il rifugio sarà abitabile dopo appena 24 ore. Tra i principali vantaggi offerti da queste strutture, oltre alla loro resistenza,  vanno citati un isolamento termico superiore e la perfetta resistenza al fuoco. Un grosso camion semiarticolato potrebbe caricarne facilmente più di un centinaio: praticamente, una città.

Leggi tutto