Formidabile compendio di follie stradali russe

Auto Video Russia

Per le vie asfaltate della Russia c’è soltanto il ghiaccio. Gelido, che pervade il manto stradale rendendolo sdrucciolevole ed insicuro, e poi caldo, bollente come linfa vitale, che scorre nelle vene di chiunque abbia il coraggio di mettersi al volante in quei particolari luoghi automobilistici, territori estremi che Internet ha ormai reso leggendari. Non c’è una specifica, singola ragione. Semplicemente, è così. Strada russa=brivido fuori controllo. Non a caso, l’adrenalina scorre abbondante in questi quattro minuti di assurdi incidenti, raccolti dalla community Auto Video (Авто Видео) e ripubblicati su YouTube presso il canale di 1nikol111, durante i quali decine di passanti inconsapevoli, ed un cane, sfuggono per un pelo ad un decesso molto prematuro. La storia della viabilità internazionale ha purtroppo dimostrato come nessuno, dovunque, sia veramente esente dal pericolo di trasformarsi in pericoloso automobilista mannaro, immemore delle consuete regole del vivere civile. Anche persone come le altre, tranquille, caute e prudenti, trasfigurate dal suono del motore di una potente auto sportiva hanno assunto personalità irriconoscibili. L’unico modo di allontanare tale fenomeno è restare coscienti dei propri limiti, prestando la massima attenzione all’ambiente circostante. A meno di non volersi affidare completamente alla dea Fortuna. Un gesto di cui è molto facile pentirsi, persino in Russia.

Leggi tutto

Cavalieri russi contro un maligno Super Mario

TriBogatirya

C’era una volta l’ideale cavalleresco, fatto d’integrità morale e un profondo senso dell’onore. Semplice, diretto e impossibile da sovvertire, come i racconti dei menestrelli viaggiatori, fondamento romantico dei nostri attuali generi narrativi. Famosi guerrieri, fanciulle in pericolo e draghi sputafuoco; ciascuno essenziale agli altri due, in un triumvirato concettuale strettamente interconnesso, destinato ben presto a dissolversi per le strade tortuose del tempo. Prima ancora dell’informale guerriglia di Robin Hood, delle follie visionarie di Don Chisciotte, senza il fecondo immaginario Tolkieniano, l’ironia di Calvino oppure le rigide meccaniche di Dungeons & Dragons;  soprattutto ben lontano dai cupi intrecci narrativi del Trono di Spade, c’erano tre eroi: Il’ja MuromecDobrynja Nikitič e Alëša Popovič, rispettivamente: il fedele, il forte, lo scaltro. Secondo la tradizione dei popoli slavi orientali, i tre venivano detti bogatyr, un termine dall’etimologia complessa, che si potrebbe ricondurre alle gerarchie delle orde dei tatari invasori. Eccoli  in un cartoon russo, spin-off più smaliziato di una recente serie TV per bambini, mentre vanno in cerca di fanciulle in pericolo attraverso i paesi e le ambientazioni dell’immaginario collettivo post-moderno. Invitati sul fondo di un pozzo da un baffuto idraulico italiano, finiranno in un mondo a loro ignoto, dalle regole illogiche e sconsiderate. Per andare a caccia di un drago sputafuoco si, ma diverso. E il nostro amico Bowser, il diplodoco aculeato che governa l’esercito dei Koopa, riserverà loro almeno un paio di sorprese. Perché alla fine non sarà lui, stranamente, il cattivo della storia.

Leggi tutto

Lo sport russo delle battaglie medievali

Modern Knights

Tula è una città che si trova a 193 Km a sud di Mosca, famosa per la sua appartenenza alla Zasechnaya chertala linea fortificata che il granducato di Moscovia aveva costruito nel XVI secolo, come misura contro le invasioni dei Tatari di Crimea. Nel 1607, conquistata dal ribelle Ivan Bolotnikov, divenne un bastione imprendibile persino per le armate dello zar, che dovettero assediarla per quattro lunghi mesi. Oggi, nell’epoca del razionalismo scientifico e del mondo digitale, custodisce nuovamente un suo patrimonio unico e prezioso, impervio a qualsiasi presunto detrattore o improprio mutamento: il primato delle battaglie in costume. Ogni anno, a settembre, squadre di coraggiosi provenienti da ogni parte dell’ex Unione Sovietica indossano pesanti armature, elmi splendenti e impugnano scudi variopinti, per competere nell’evento prestigioso delle Battaglie di Tula, un grande torneo in cui la Storia rivive al suono dei poderosi colpi delle loro spade, asce ed alabarde. Non sempre l’archeologia sperimentale è una disciplina sedentaria, adatta unicamente ai professori universitari e agli studiosi con il pallino della manualità; talvolta, coloro che accettano i rischi di calarsi a pieno nel personaggio potranno tornare a casa con l’esperienza di un’epoca lontana. E, almeno in questo caso, con qualche inevitabile taglio e contusione. Cos’è in fondo un cerotto, di fronte ai secoli di sanguinari conflitti dell’epoca Medievale?

Leggi tutto

La tecnica segreta del dito impressionista

arte100cia

Windows: guardare il panorama da lontano, attraverso un vetro. Fingerpainting: dipingere il paesaggio direttamente come ci verrebbe naturale, ovvero senza pennelli e tavolozza, imprimendo il colore con la sola forza delle nostre dita. Possibile che le due cose abbiano trovato, finalmente, un perfetto punto d’incontro? Si può praticare tale arte su di una superficie trasparente? Forse, in tempi recenti, nessuno ci aveva mai provato. Stiamo parlando, dopo tutto, della tecnica usata dai bambini per avvicinarsi al mondo della creatività. Basta il concetto di tale approccio per evocare immagini di giovani scolaresche, tutte concentrate su grandi fogli bianchi, all’interno di rumorose aule o sparsi direttamente on-location, anzi, en plen air. Studenti dell’asilo, magari in giro per i parchi primaverili, alla ricerca di un qualche albero o lampione da fare oggetto del loro entusiastico talento. Come per ogni altra attività umana, tuttavia, ci sono diversi livelli di fingerpainting: quello di chi scrive il proprio nome sulla pagina di un quaderno, ricercando al massimo il merito di una qualche vezzosità calligrafica o vagamente espressionista. C’è chi si applica su di una vera e propria tela, impiegando le dita nel perseguire un qualche obiettivo più complesso e difficoltoso….E poi c’è Arte100cia, al secolo Fabian Gaete Maureiral’unico maestro che può produrre quadretti di paesaggi in poco più di due minuti, senza impiegare altro che un semplice rettangolo di vetro, due mani e dieci agili dita. Più l’appropriata selezione di colori a tempera, ovviamente.

Leggi tutto