La nuova canzone degli zombie: quanti modi di morire!

the walking dumb

Chiunque abbia assistito a più di qualche puntata della serie tv americana The Walking Dead avrà notato come l’istinto di sopravvivenza dei suoi molti protagonisti, persino quelli più competenti e abili nell’uso delle armi, sia talvolta ben poco o per nulla sviluppato. Una massa di cadaveri affamati si avvicina nel vicolo? Sarà meglio uscire a controllare. Di vedetta sopra il camper con l’orda che ci da la caccia? Scusate, mi ero un attimo addormentato… Seguendo un copione che ricorda quasi quello di un reality show, gli autori del programma si sono divertiti ad eliminare un personaggio dopo l’altro nelle situazioni più variegate e facilmente evitabili, riuscendo persino a creare una nuova antonomasia memetica della sbadatezza nel turbato e distratto giovane Carl Grimes.

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Proboscideale! Un pianelefante che suona il ragtime

Elefante_Pianista

La giornata di Peter l’imponente era iniziata come al solito. Un giro nel recinto, due passi con i micro-cani, qualche nocciolina per merenda. La vita dell’elefante tailandese in fondo è così, semplice e lineare, mai una sorpresa, nessuna sfida. Ma al momento della visita giornaliera da parte delle affabili cose-uomo si verifica qualcosa di strano, l’imprevisto che minaccia di rovinargli il pomeriggio: uno sconosciuto ha portato con se un bizzarro tronco orizzontale, inutile e voluminoso, che osa gettare nel suo amato fango senza troppe cerimonie. “Prrumph“, “ahrunngh”, “hrrannhhh“? (Chi è tale individuo e da dove proviene l’insulso borbottio acustico?) Peter non sa come usare YouTube e quindi, a differenza di noi esseri umani, non ha riconosciuto a prima vista l’eccentrico pianista Paul Barton, venuto fin lì da Londra per insegnare musica a chiunque abbia voglia di ascoltare e qualche volta, perchè no, anche ai più placidi e noncuranti animali di tutto il Siam. Ma costui, grazie al ritmo gradevole della famosa The Entertainer di Joplin riesce dove altri fallirebbero. Il pachiderma finisce presto per avvicinare la volubile proboscide e….

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TanTe, ovvero l’alternativa cinese a Trololo di Ėduard Chil’

Se c’è un brano in grado di rappresentare presso il mondo digitale lo spirito millenario e l’antica tradizione teatrale del popolo cinese, non può trattarsi che dell’improbabile TanTe (Turbata/o) di Gong Linna, un tour de force recitativo e musicale del tutto privo di parole intelligibili ma altrettanto ricco di sentimento e forza espressiva. Ecco l’artista mentre, sul palco televisivo del concerto di capodanno 2011 della Hunan Satellite TV, ancora una volta riconferma la particolare nomea di questa sua canzone, della quale è stato più volte detto: “Non potrai impararla neanche se la ascolti 10.000 volte” e che per questo viene anche definita “Canto Divino” (神曲).

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La Carmen suonata con gli attrezzi di un’officina

I componenti del gruppo francese Zic Zazou utilizzano da 30 anni strumenti improvvisati e altre strane apparecchiature per i loro spettacoli musicali in cui eseguono musica classica, jazz e moderna con uno stile personale ed umoristico. Vincitori da pochi giorni del talent show francese La Grande Battle, sul web stanno riscuotendo un certo inaspettato successo anche grazie al video di presentazione che avevano inviato due mesi fa al programma. In un’officina dall’aria dismessa, indossando abiti da lavoro, i nove artisti suonano con nonchalanche un pezzo d’opera tra i più famosi, usando il loro improbabile assortimento di bottiglie, pentole, scatole e assurdi didgeridoo metallici sovradimensionati. L’esecuzione televisiva, benchè musicalmente più efficace, non colpisce altrettanto lo spettatore dal punto di vista dell’estetica improbabile, che riesce a creare l’illusione di essere stata raffazzonata lì per lì e messa insieme alla buona.

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