E’ bello perché sembra un videogioco. Questo è il tipico commento rivolto al più recente cortometraggio horror di Phil Tippett, membro fondatore della prima Industrial Light & Magic, mago degli effetti speciali famoso fin dalle sue realizzazioni risalenti all’epoca dello stop-motion, impiegate in film storici come Guerre Stellari: Il Ritorno dello Jedi e Robocop, nonché uno dei primi nel suo settore a mettersi al passo con le nuove tecnologie digitali, realizzando i più famosi dinosauri della storia del cinema.
Questo suo nuovo MutantLand ci mostra cosa succederebbe in un futuro distopico in cui venisse a mancare il cibo per gli esseri viventi di un pianeta Terra cupo e ostile, popolato di creature da incubo e strani animali, pronti a combattersi spietatamente al primo calare delle tenebre notturne. Il corto è stato premiato come migliore della sua categoria presso il British Horror Film Festival e nel Night of Horror Film Festival in Australia. A mio parere, in questo breve e coinvolgente capolavoro c’è un un punto in particolare degno di merito: la sua originalità di genere.
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Le peripezie russe dell’orsacchiotto Winnie Pooh
Cosa penserebbe il londinese Alan Alexander Milne, autore letterario per ragazzi diventato famoso negli anni ’20, potendo vedere le versioni moderne dei suoi amati personaggi di peluche? Come tutti gli eroi particolarmente cari all’immaginario collettivo, Winnie Puh (questo fu il suo primo nome) ha attraversato numerose fasi evolutive e le più varie reinterpretazioni. Creato per essere il protagonista ingenuo di favole raccontate al figlio dell’autore, questo gentile ma affamato abitante di Ashdown Forest si è di volta in volta incamminato dalla sua Vecchia Quercia verso i paesi e le destinazioni più disparate. E benchè la sua versione di maggior successo, per ovvie ragioni, possa dirsi oggi quella dei cartoon Disney, c’è stato un luogo e un’epoca in cui visse al di fuori di ogni logica commerciale o politically correct, ritrovando la semplicità fiabesca e il gusto eccentrico da cui forse aveva avuto origine. Stiamo parlando della Russia sovietica e dello storica trilogia Winnie-the-Pooh di Fyodor Khitruk, opera prima dallo stile conciso e minimalista, in cui gli animali protagonisti della storia guadagnano tratti caratteriali nuovi e strane filosofie di vita.
Mario come un film di John Woo: ecco il nuovo colossal di YouTube
This is War! Il malefico re dei Koopa ha fatto la sua mossa: minacciose navi volanti oscurano i cieli del Regno dei Funghi, cariche di ninja senza volto pronti a tutto, armati di bombe a tempo e moderni fucili d’assalto. A comandare l’assalto niente meno che Bullet Bill, pericoloso e spietato soldato, discendente diretto dell’omonima creatura-razzo volante, uno dei nemici dell’idraulico più famoso al mondo. A difendere la principessa ci penserà, almeno in questa prima fase, il fedele e coraggioso Toad (funghetto) qui trasformato in eroe tragico degno dei migliori action-movie di Hong Kong. Nel frattempo due fratelli, pronti a fare la differenza in questa guerra ingiusta, si apprestano a scendere in campo…
L’orchestra dei mini robot volanti
Il Grasp Laboratory dell’Università della Pennsylvania colpisce ancora. Questo hub di ricerca e sviluppo collaborativo, dal budget di 10 milioni di dollari, era già comparso su social network e blog in occasione della loro fenomenale dimostrazione pratica di ciò che fosse possibile fare, a fronte di un notevole impegno realizzativo, con uno sciame di droni programmabili ed una stanza piena di telecamere dotate di misuratori ad infrarossi. Il perfetto volo in formazione di questi piccoli quadricotteri KMel Robotics viene stavolta impiegato con finalità artistiche ben più significative: eseguire una colonna sonora polifonica utilizzando strumenti musicali veri. Il risultato finale e lo spettacolo visivo che ne deriva sono davvero sorprendenti.