La donna che può tenere in equilibrio qualsiasi cosa

Rigolo

La ballerina e performer svizzera Lara Jacobs, figlia di due artisti circensi, ha ereditato dal padre le doti necessarie per una particolare forma di spettacolo a metà tra la scultura e l’equilibrismo, che da tempo stupisce e coinvolge ogni platea internazionale. Sollevando gradualmente 13 foglie secche di palma, con mano ferma le dispone in aria componendo una sorta di scheletro primordiale, controbilanciato in qualche modo dal peso diafano di una singola piuma bianca. Completata la delicata opera con procedimento graduale e misurato, la colloca per finire in terra, appoggiandola con gesto esperto su di un singolo e normalissimo bastone. La struttura impossibile, a quel punto, si regge da se, nella più totale assenza di ondulazioni o precarietà. Poi, come niente fosse, colei che l’aveva creata… toglie la piuma. La precisione richiesta per assemblare tale impalcatura d’eccezione, e l’effettiva precarietà di ogni sua singola componente, sono solite lasciare senza fiato chi assista dal vero ad una di queste esibizioni. Il loro messaggio implicito, coronato dal finale rovinosamente esplosivo, potrebbe interpretarsi come una metafora della dinamicità e dell’impermanenza delle arti da palcoscenico e, per estensione, di ogni apparenza scenica o teatrale.

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Dipinge un quadro in 90 secondi, ma c’è la sorpresa

D.Westry

Tra i concorrenti dei talent show moderni, non più dedicati a un solo tipo di spettacolo, per ciascun episodio è previsto che qualcuno vada oltre il “semplice” ballare, cantare o suonare uno strumento. Spesso si tratta di un professionista del palcoscenico dotato di mezzi non convenzionali, in grado di creare un minuto di valido intrattenimento usando una particolare o strana performance di sua invenzione; qualche altra volta, invece, il presunto showman è stato in realtà chiamato dagli autori solo per rivestire il ruolo della macchietta. Un individuo simpatico ma incompetente, che dovrebbe spezzare il ritmo televisivo, volente o nolente, usando la sua naturale faccia tosta. Nei rari casi in cui tali programmi dovessero andare in onda in diretta, come per Anderson’s Viewers Got Talent, rubrica del quasi omonimo talk show statunitense condotto da un famoso giornalista della CNN, il fatto che stia per verificarsi l’una o l’altra conclusione, all’insaputa persino dei presenti in studio, può dare vita ai migliori colpi di scena della TV generalista. Un’eventualità che si palesa gradualmente, ma in maniera sempre più forte e infine travolgente, nella crescente e gustosa incertezza dei tre giudici presenti all’esibizione di questo pittore velocista, ovvero un praticante del cosiddetto speed painting, mentre realizza il suo intero quadro nel pochissimo tempo a disposizione. Cortese interesse… Leggera perplessità… Dubbio… Delusione… e poi… Si ribalta la situazione.

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Le buffe reazioni a catena di una serie TV giapponese

Pitagora Switch

La semplice gravità, per sua natura, non sembrerebbe appartenere all’ambito delle forze più creative e imprevedibili. Una sfera su uno scivolo cadrà inevitabilmente verso il basso, il pendolo continuerà la sua oscillazione per un tempo tutt’altro che infinito, i pezzi del domino messi in fila, disposti per la loro tipica caduta controllata, si sdraieranno sempre sullo stesso lato. O almeno questo è ciò che avviene in assenza di un secondo ingrediente: l’ingegno. Perché è pur sempre possibile cambiare lo stato di partenza, creare un’ambiente speciale in cui la fisica della materia venga mediata da fantasia e voglia di divertirsi. Per usare il termine statunitense, una macchina di Rube Goldberg. L’incredibile e mai codificata invenzione che dall’apparente disordine esegue compiti precisi e funzionali…benché preferibilmente inutili. Come far comparire improvvisamente, da un qualcosa d’ineffabile, il titolo di questo programma della TV giapponese, PitagoraSwitch. Si tratta di una serie in onda dal 2002, con episodi della durata di 15 minuti. Una trasmissione che utilizzando questi divertenti sketch, inframezzati da dialoghi tra buffi e colorati personaggi, ha lo scopo di far conoscere ai bambini le scienze dei fenomeni e degli esperimenti razionali.

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Il ritorno del pulsante più pericoloso al mondo

tnt_button

La forma più incisiva e drammatica del concetto d’interfaccia è senz’ombra di dubbio il misterioso bottone rosso. Attiva l’autodistruzione delle astronavi da combattimento, suona l’allarme nelle stazioni di ricerca della guerra fredda, chiude le saracinesche di fortezze improvvisate assaltate dagli zombie, salva il mondo nelle isole deserte in cui vanno a schiantarsi i  più disparati personaggi delle serie TV americane. La potenziale efficacia di tale semplice dispositivo di comando, naturalmente, è spesso direttamente proporzionale al luogo in cui sia stato collocato… Il pulsante più drammatico dell’F-16 è quello per espellere pilota e seggiolino, mentre in una centrale nucleare a fare la stessa fine saranno il mortifero nucleo all’uranio e qualche tonnellata di acqua radioattiva. Secondo questo principio uno di questi pulsanti, se messo casualmente per la strada, dovrebbe al massimo prenotare l’attraversamento di un semaforo. Ma TNT, la più famosa tv a tema del Benelux, ha già dimostrato di pensarla molto diversamente. Push button to add drama  parte seconda; chi dovesse premerlo ancora, stavolta lo farà a proprio rischio e pericolo.

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