Non chiamatele semplici cavie, potreste avere una sorpresa. Il sonno della ragione potrà anche generare mostri, ma non c’è niente di meglio di una sana dose di Photoshop per dare corpo fisico alle creature ibride di qualche incubo bizzarro e incomprensibile. O almeno, questo tende a verificarsi nel PC dell’utente di Reddit noto come Gyyp, autore di questa serie di fantasiosi face-swap, aventi come soggetto non i classici colleghi o amici, ma la più gentile e innocua delle creature domestiche, simpatico compagno, cibo mansueto e vittima inconsapevole della specie umana da millenni a questa parte. Ecco allora profilarsi uno scenario in grado di porre fine allo sfruttamento opportunista di questi buffi animali: perchè l’idea di imponenti leo-porcellus o feroci bison-porcellus, trasferiti come per magia nel mondo reale, potrà anche suscitare sentimenti contrastanti e un certo timore, ma tra questi troverebbe inevitabilmente spazio per un apprensivo e cauto senso di rispetto.
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Proboscideale! Un pianelefante che suona il ragtime
La giornata di Peter l’imponente era iniziata come al solito. Un giro nel recinto, due passi con i micro-cani, qualche nocciolina per merenda. La vita dell’elefante tailandese in fondo è così, semplice e lineare, mai una sorpresa, nessuna sfida. Ma al momento della visita giornaliera da parte delle affabili cose-uomo si verifica qualcosa di strano, l’imprevisto che minaccia di rovinargli il pomeriggio: uno sconosciuto ha portato con se un bizzarro tronco orizzontale, inutile e voluminoso, che osa gettare nel suo amato fango senza troppe cerimonie. “Prrumph“, “ahrunngh”, “hrrannhhh“? (Chi è tale individuo e da dove proviene l’insulso borbottio acustico?) Peter non sa come usare YouTube e quindi, a differenza di noi esseri umani, non ha riconosciuto a prima vista l’eccentrico pianista Paul Barton, venuto fin lì da Londra per insegnare musica a chiunque abbia voglia di ascoltare e qualche volta, perchè no, anche ai più placidi e noncuranti animali di tutto il Siam. Ma costui, grazie al ritmo gradevole della famosa The Entertainer di Joplin riesce dove altri fallirebbero. Il pachiderma finisce presto per avvicinare la volubile proboscide e….
Colonel Meow, il gatto supremo
Internet è un tipo alla mano. Conosce persone e sa sempre di che si parla in giro, ma non si è mai montato la testa. Ha uno stradario molto aggiornato e tiene nota di tutti gli indirizzi IP al mondo. Con lui si va in biblioteca, in sala giochi e al centro commerciale. Internet ha anche un cane. Si tratta del piccolo Boo, graziosa palla di pelo amabile e cordiale. Ma qual’è il gatto di Internet? Anne Marie Avey propone il suo espressivo e formidabile persiano dell’Himalaya. Questa creatura insolita, più simile a uno Yeti o leone delle tempeste che a un comune animale domestico, ha assunto progressivamente le proporzioni di un fenomeno globale grazie a Facebook, Twitter, Reddit e all’aggregatore di gags e fotomontaggi Cheezburger Network. Il suo personaggio preferito è Darth Vader, non ride mai e tratta i fan come minions (tirapiedi). L’artista Char Reed ne ha fatto un incredibile ritratto. Con i suoi oltre 120.000 estimatori in aumento continuo, Colonel Meow potrebbe essere il felino più importante dell’epoca digitale.
Civitatem turturis: quando l’uomo abita tartarughe
Le masse terrestri sono mobili. Viviamo in effetti sopra un sottile strato di terra, spaccato in più punti, che galleggia placido su mari di magma incandescente. Ogni qualvolta si verifichi una fluttuazione del delicato equilibrio geodinamico ne scaturisce una catastrofe…Uno spostamento anche impercettibile delle placche continentali si traduce in terribili terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami. Ma esiste un luogo fantastico che si sposta continuamente, portando con se foreste, animali e talvolta persino intere città. Si racconta di come il santo pellegrino Brendano di Clonfert incontrò nell’Alto Medioevo un’isola misteriosa, chiamata Jasconius. Dopo lo sbarco in questa terra disabitata, lui e il suo equipaggio celebrarono in pace la Pasqua. Sul finire del giorno tuttavia, una volta acceso il fuoco per la notte, si palesò d’un tratto l’orribile verità: il terreno sotto i loro piedi così improvvisamente movimentato era in realtà il dorso di un mostro marino colossale, lo Zaratan, talmente grande da sfidare l’immaginazione. Il pesce-tartaruga, anche detto isola vivente, è un antico animale mitologico che da allora è comparso più e più volte nella cultura umana, attraverso leggende, romanzi, cinema e fumetti.