Civitatem turturis: quando l’uomo abita tartarughe

Le masse terrestri sono mobili. Viviamo in effetti sopra un sottile strato di terra, spaccato in più punti, che galleggia placido su mari di magma incandescente. Ogni qualvolta si verifichi una fluttuazione del delicato equilibrio geodinamico ne scaturisce una catastrofe…Uno spostamento anche impercettibile delle placche continentali si traduce in terribili terremoti, eruzioni vulcaniche e tsunami. Ma esiste un luogo fantastico che si sposta continuamente, portando con se foreste, animali e talvolta persino intere città. Si racconta di come il santo pellegrino Brendano di Clonfert incontrò nell’Alto Medioevo un’isola misteriosa, chiamata Jasconius. Dopo lo sbarco in questa terra disabitata, lui e il suo equipaggio celebrarono in pace la Pasqua. Sul finire del giorno tuttavia, una volta acceso il fuoco per la notte, si palesò d’un tratto l’orribile verità: il terreno sotto i loro piedi così improvvisamente movimentato era in realtà il dorso di un mostro marino colossale, lo Zaratan, talmente grande da sfidare l’immaginazione. Il pesce-tartaruga, anche detto isola vivente, è un antico animale mitologico che da allora è comparso più e più volte nella cultura umana, attraverso leggende, romanzi, cinema e fumetti.

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Il taglio del bambù che scaccia il male: un’antica festa giapponese

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