La cucina illogica di PES, così deliziosa che non la mangeresti mai

PES Guacamole

Alcune ricette si guadagnano l’apprezzamento dei gourmand più raffinati dalle loro procedure di preparazione particolari e mai sentite prima, in grado di creare allestimenti visuali con piatti straordinari o innovativi; altre, invece, puntano sulla qualità genuinamente rara e la natura esotica degli ingredienti. Molti hanno mangiato il pollo con le patate, che per questo è diventato il simbolo di ogni pietanza semplice e ripetitiva, eppure basta cambiare gli elementi costituenti per entrare nel mondo esclusivo dell’haute cuisine, appannaggio e vanto di grandi cuochi o interi ristoranti: quaglie con tartufi o aragoste con riso pilaf, anche se non trattate e combinate in modi atipici e creativi, saranno pur sempre oggetto di grandi e sinceri apprezzamenti. Vuoi mettere col cibo di ogni giorno? Tutta un’altra storia.  Saper scegliere e gestire gli ingredienti meno facili da acquisire, prepararli e infine portarli a tavola con stile è il primo segno di riconoscimento per un cuoco bravo a fare il suo mestiere.
Come PES, al secolo Adam Pesapane, l’artista dello stop-motion e pubblicitario che riesce a far venire l’acquolina in bocca trasformando in piatti deliziosi, neanche fossero perfettamente commestibili, gli oggetti più strani e disparati.

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L’invasione stradale dell’erba rotolante

Thumbleweeds

Paese che vai, piante che trovi. Oppure, mentre guidi per la strada, ti troveranno loro. Questo video, registrato da Chris Reed (un nome, oserei dire, appropriatamente vegetale) mostra cosa può succedere sulle interstatali del basso Texas durante un giorno di vento intenso a fine gennaio. Quasi come Gli Uccelli di Hitchcock, ma con più silenzio, rami intrecciati e molte meno piume a fluttuare in giro. Sulle strade asfaltate, alla guida di automobili moderne e dotate di ogni sicurezza e comfort, nessuno aveva mai frenato per lasciar passare una pianta. Fino ad ora.

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Due burloni si trasformano in statue d’arte moderna

Doug and Michael

Nella Saatchi Gallery e nel Tate Modern di Londra sono state recentemente esposte, almeno fino all’intervento della sicurezza, due opere d’arte nate da un raro tipo di processo creativo, del tutto accidentale: intitolate ufficiosamente “Doug” e “Michael”, si presentavano con l’aspetto di individui in camicia e cravatta, dagli occhi chiusi e con pallina gialla in bocca. Persone vere piuttosto che sculture iperrealistiche, all’insaputa dei molti visitatori presenti in quel momento nelle due gallerie, sono stati trasformati nel soggetto principale di innumerevoli fotografie e approfondite discussioni. Cosa avranno detto su di loro? Ma soprattutto, che avremmo pensato noi?
Perché al principio l’arte è movimento, dinamismo, vitalità. Nasce con un sentimento fantasioso che esplode dalla mente e scorre nelle mani del creativo, assumendo attraverso i suoi gesti forma materiale, affinché altri possano trarne giovamento e goderne a un qualche livello intellettuale. Ma al termine del lungo attimo della sua generazione, posato il pennello o gli strumenti da scultore, l’opera d’arte resta immobile e stazionaria, preservata in eterno come un fossile pietrificato o il manoscritto di un’irripetibile dottrina, soggetta da quel giorno allo scrutinio della sua posterità. Più di una persona è stata trascinata a sua insaputa dal vortice variopinto dell’arte: se non vuoi essere il creatore, diventi tu la creazione. Non potete renderla ridicola senza commentarla in un qualche modo, belle statuine. Ora fermi che vi faccio anch’io la foto.

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Il serpente nato da una sola pennellata

Brushstroke snake

Tra esattamente undici giorni, con la fine dell’anno lunare, il drago cinese che ci ha accompagnato per l’intero 2012 tornerà alla sua dimora celeste, lasciandoci in balìa della sua controparte meno insolita e maestosa: il serpente. Data la recente fine degli anni dotati di doppio zero nel loro nome, non ci sará più possibile indossare la versione brevettata degli occhiali da veglione con numero incorporato, popolari soprattutto tra il 2000 e il 2009 grazie alla forma delle cifre centrali, perfettamente corrispondenti alla posizione dei nostri simmetrici occhi umani. Ecco allora questa proposta alternativa di allegoria geometrica per tale ricorrenza, meno commerciale ma altrettanto creativa, proveniente dal canale di YouTube cyLtt taka, dedicato alla raccolta di notizie provenienti dalla Cina. Nel corso dell’affascinante video, della durata di appena due minuti, assisteremo alla più rapida creazione immaginabile di un proporzionato e nitido serpente pittorico, portato a compimento con un solo sinuoso tratto di pennello, appositamente inchiostrato solo ai margini della parte a contatto con il foglio. Lingua, testa, scaglie e coda appuntita. Il tutto con un fine ben preciso: la scrittura in forma d’animale dei tratti componenti il numero 2013.

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