Luna esplosiva per questa notte bianca a Tel Aviv

Tel Aviv Moon

La Luna è una costante lontana, passiva e insensibile. Siamo noi che l’andiamo sempre a cercare, scrutando freneticamente i cieli tra lo zenith e il nadir, mettendo in versi i nostri più sentiti bisogni umani. O Fortuna, velut luna statu variabilis, semper crescis aut decrescis! Eternamente venerata, trasformata in divinità e raffigurata in tutte le sue forme più inconcepibili, ridotta dalle moderne filosofie a nient’altro che un’espressione naturale del bisogno cosmico di “esistere”, Ella interpreta pacatamente il ruolo di taciturno arbitro dell’arena spaziale notturna, roteando. Lontana, perché percorre un’ellisse che dista al suo perigeo la non trascurabile cifra di 363.104 Km, contrappeso cosmico al nostro azzurro pianeta Terra. Passiva, in quanto sceglie di mostrarci la stessa identica faccia ogni volta che la guardiamo, come Van Damme o Steven Seagal. E insensibile perché non sa. Quando illuminerà della sua solita luce riflessa la prossima notte del 27 giugno, non potrà concedersi in modo speciale alla città di Tel Aviv, centro economico dello Stato di Israele. Peccato! Perché in tale data gli abitanti del luogo erano già pronti a fargli la festa. Celebrandola con la più sostanziosa delle notti bianche, fra spettacoli teatrali, aperture museali, luminarie sfolgoranti sulle loro meraviglie architettoniche (patrimonio dell’umanità) e ristoranti aperti dal tramonto all’alba, riforniti con speciali menù pensati per l’occasione. Per pubblicizzare l’evento, in questo video realizzato dall’agenzia CityMedia, si è quindi pensato di andargli incontro. Renderla un pò un personaggio, anche se a lei non importava affatto. Anzi, dotarla di molti diversi aspetti sbarazzini, in base al contesto delle varie situazioni. Ci si può soltanto stupire di ciò che si riesce a fare mediante l’impiego di una qualche dozzina d’inquadrature pensate ad arte. Gelato al gusto di Luna? Dayum!

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L’assurda novità di Pasqua: un pulcino in pillole

Pulcini in pillole

Pratico, semplice, conveniente. Il gadget del futuro è già qui, pronto per chi abbia il coraggio di portarselo a casa. Un uovo colorato, da mettere a centro tavola per fare una sorpresa agli invitati. Lo apri e dentro c’è una pillola. Ci metti l’acqua, KAZAM. Suddenly, un pulcino. A che altro può servire? Sei stanco ed abbattuto dopo una lunga giornata di lavoro. Abiti da solo, non puoi tenere un cane. Nessun problema, questo prodotto è fatto apposta per te! Lo tiri fuori dal frigorifero, lo lanci nel bicchiere e nel giro di un paio di secondi potrai goderti la graziosità del pennuto più soffice e tranquillo al mondo. Non devi dargli da mangiare, non sporca e dura solo pochi minuti, poi si mette da parte, pronto per la volta dopo. Verrebbe da chiedersi come tutto ciò sia possibile, ma leggendo l’etichetta si chiarisce ogni interrogativo: questo miracolo della tecnica è Made in ChinaDi questi tempi, basta la parola. Il misterioso e spregiudicato Oriente, secondo l’immaginario collettivo, può produrre e vendere qualsiasi cosa.
All’ombra della grande muraglia, stregoni taoisti tracciano rune e arcani trigrammi sulle pareti del pollaio. L’aria nebbiosa, che filtra e allontana la luce della luna, aleggia in vortici tortuosi, poi si ferma. Un lampo abbagliante scaturisce dal retro del fienile, seguito dal suono roboante di un clamoroso coccodé. La Grande Gallina ha compiuto il suo destino. Sotto il sedere un solo splendido, lucente uovo rosa, composto della più pregiata plastica dello  Zhongshan. Sia questo l’inizio di una lunga dinastia…

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La Discesa del Condor, ciclismo estremo a La Paz

E’ difficile sopravvalutare l’impatto avuto dalle telecamere indossabili in stile GoPro sul mondo degli sport estremi. Dove prima venivano mandati in onda semplici spezzoni ripresi da postazioni fisse, oggi è possibile osservare le più incredibili prove di tecnica e coraggio, che siano sportive, semi-scientifiche e per quanto folli ed improbabili, dallo stesso movimentato punto di vista di che le ha compiute in prima persona. La portata mediatica di questo ambiente altamente specifico è così aumentata istantaneamente di diversi ordini di grandezza, fino a coinvolgere con facilità l’uomo comune ed il mondo intero. Fra tutte le compagnie di organizzazione e broadcasting di tali eventi, di certo nessuna l’ha capito meglio di Red Bull – il paracadutista Baumgartner, ad esempio, portava nella tuta ben tre telecamere ad alta definizione.

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