Granduca motorizzato della palla salterina

kendama

Il parcheggio é uno spazio urbanistico in potenza, che ospita le cose per un tempo limitato. Molti ci mettono la macchina. Altri la moto. Soltanto pochi eletti, praticando l’antica arte del kendama, lo usano per metterci la gente. Tantissima, pronta a fare il tifo per l’ultimo oppositore dell’inflessibile forza di gravitá. In un giorno assolato è difficile trovare una folla in un parcheggio: una volta messo al sicuro il proprio veicolo, ci si reca altrove. A meno che, imprevedibilmente, ci si trovi dinnanzi ad uno dei piú abili praticanti di questo trastullo popolare, cosí strettamente legato ai personaggi dei manga e videogiochi giapponesi. Sarebbe poi, a pensarci bene, la storia di una palla rossa e di tre tazze, come quella della solita scommessa truffaldina. “Si vince sempre, venite avanti, dov’é la sfera? Dov’é la sfera?” Poi ti siedi al tavolo, lui mischia e tu vedi quanto é facile. Guadagni qualche soldo, allora dici: “Mon Dieu! Punto tutto sulla tazza centrale” Gira e rigira, la palla stava sulla destra. O sinistra, bakayaro! La mano é svelta, l’occhio meno, tanto che vince sempre il banco. Cambiano gli obiettivi, restano gli elementi. Non c’é banco nel kendama e il pegno sferoidale levita liberamente tutto intorno. E laddove a Potter basterebbe un wingardium leviosa, noi babbani dobbiamo pur soddisfare le leggi della fisica. Per questo la palla é legata con la corda. E le tazze non stanno tutte in fila, ma in opposizione perpendicolare, alle diverse estremitá di un magnifico mazzuolo, perfezionato in molteplici generazioni fin dall’epoca dei samurai. Senza trascurare l’essenziale punta, in grado di trafiggere l’eterno foro. Neanche fosse una katana, gira e rigira qualcuno ci perde anche la testa. Se parla il maestro di kendama, tutti gli altri tacciono. Quando invece si esibisce, urla e grida d’entusiasmo! Sperando che il suo senso supremo dell’equilibrio, in qualche modo, contagi pure noi.

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La sistematica messa in buca degli eroi del cross

Erzberg

È successo durante la Red Bull Hare Scramble, rocambolesca fase finale del grande festival di motociclismo della cittadina austriaca di Ertzberg, un evento che attrae molte migliaia di motociclisti provenienti da oltre 40 nazioni differenti. Una salita sul percorso in terra friabile, un salto spettacolare, l’entusiasmo del pubblico, pochi secondi e poi l’improvvisa sparizione dall’inquadratura del primo pilota, insieme a tutto il suo mezzo. Colpa, neanche a dirlo, di un buca non vista. Può capitare…Il fatto è che, poco più in là del tragitto designato c’era un lungo avvallamento. Non così profondo da causare infortuni significativi, per fortuna, anche perché a finirci dentro sono stati davvero tanti. Uno dopo l’altro, seguendo l’esempio della prima inconsapevole vittima, una ricca porzione di questo gotha dei motociclisti estremi si è dovuta arrendere all’evidenza: almeno per quest’anno 2013, il Gigante di Ferro (secondo nome della perigliosa montagna) aveva avuto la meglio. Ci saranno nuove occasioni! L’epico Erzbergrodeo, una sfida senza quartiere fra la tenacia dei suoi iscritti e le pendici di un rilievo spietato, anticamente famoso per le sue miniere del prezioso minerale ferro, si tiene regolarmente tra giugno e luglio, con la precisione del tipico orologio austriaco e quella certezza imponderabile che viene generalmente attribuita alle tasse. Si tratta, però, di un qualcosa di ancor più piacevole e attraente: tanto da riuscire ad ospitare in media 1800 partecipanti, un numero di molto superiore agli abitanti dello stesso paese da cui prende il via.

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Slalom tra i coni con una pesante moto americana

Il Grand Prairie Police Motorcycle Rodeo è una competizione di guida su due ruote che coinvolge i dipartimenti di polizia del Texas, dell’Arkansas e della Louisiana. L’evento è parte di una serie di manifestazioni con finalità di raccolta fondi a beneficio delle Special Olympics. A vincere l’edizione di quest’anno è stato l’agente Donnie Williams, proveniente dalla contea di McKinney, uno dei luoghi più rispettosi della legge in tutti gli Stati Uniti. Eccolo mentre manovra agilmente la sua Harley da quasi 350 Kg con facilità disarmante, navigando in pochi minuti il complesso labirinto di coni arancioni disposti per l’occasione nel parcheggio di un Home Depot. L’insieme di colori accesi, il progredire lento ma articolato del veicolo nonchè l’eccezionale abilità di guida del poliziotto costituiscono le basi per una scena rilassante e vivace, dal ritmo quasi ipnotico.

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