Dipinge un quadro in 90 secondi, ma c’è la sorpresa

D.Westry

Tra i concorrenti dei talent show moderni, non più dedicati a un solo tipo di spettacolo, per ciascun episodio è previsto che qualcuno vada oltre il “semplice” ballare, cantare o suonare uno strumento. Spesso si tratta di un professionista del palcoscenico dotato di mezzi non convenzionali, in grado di creare un minuto di valido intrattenimento usando una particolare o strana performance di sua invenzione; qualche altra volta, invece, il presunto showman è stato in realtà chiamato dagli autori solo per rivestire il ruolo della macchietta. Un individuo simpatico ma incompetente, che dovrebbe spezzare il ritmo televisivo, volente o nolente, usando la sua naturale faccia tosta. Nei rari casi in cui tali programmi dovessero andare in onda in diretta, come per Anderson’s Viewers Got Talent, rubrica del quasi omonimo talk show statunitense condotto da un famoso giornalista della CNN, il fatto che stia per verificarsi l’una o l’altra conclusione, all’insaputa persino dei presenti in studio, può dare vita ai migliori colpi di scena della TV generalista. Un’eventualità che si palesa gradualmente, ma in maniera sempre più forte e infine travolgente, nella crescente e gustosa incertezza dei tre giudici presenti all’esibizione di questo pittore velocista, ovvero un praticante del cosiddetto speed painting, mentre realizza il suo intero quadro nel pochissimo tempo a disposizione. Cortese interesse… Leggera perplessità… Dubbio… Delusione… e poi… Si ribalta la situazione.

Leggi tutto

Come fermare l’acqua grazie a un prodotto americano

Ultra-Ever Dry

Drip, drip, drip. Questo è il suono del fastidioso fluido trasparente un tempo così chiaro, fresco e dolce quando scorre e s’insinua nelle cavità, passa dentro le fessure e penetra all’interno di casa tua. Non c’è modo di fermarla. L’inarrestabile acqua, sostanza contorsionista del mondo molecolare, conosce vie nascoste ignote persino alle formiche, api, mosche e zanzare, riuscendo nella sua ottusa ma persistente modalità motoria a trasudare, impregnare, bagnare qualsiasi cosa abbiamo cara e che debba ad ogni costo preservarsi del tutto asciutta e disidratata. Ma i vostri tesori digitali, elettronici e cartacei avranno da oggi un nuovo alleato portentoso e imprendibile, la barriera muscolosa di un prodotto chimico mai visto prima: Ultra-Ever Dry. Questo moderno trattamento idrorepellente è prodotto dalla UltraTech, storica azienda dell’assolata Florida, leader nella creazione di sistemi industriali per la protezione dell’ambiente. Lo metti su un guanto da lavoro e il fango scivola via, improvvisamente incapace di legarsi alla sua superficie. Lo metti sulle scarpe nuove e potresti guadarci una palude, sulla strada per un importante colloquio di lavoro (crocodile hunter, junior). Potresti immergere il tuo iPhone nella ciotola della prima colazione per poi usarlo come sottobicchiere, da quanto è diventato impervio e invulnerabile.

Leggi tutto

L’invasione stradale dell’erba rotolante

Thumbleweeds

Paese che vai, piante che trovi. Oppure, mentre guidi per la strada, ti troveranno loro. Questo video, registrato da Chris Reed (un nome, oserei dire, appropriatamente vegetale) mostra cosa può succedere sulle interstatali del basso Texas durante un giorno di vento intenso a fine gennaio. Quasi come Gli Uccelli di Hitchcock, ma con più silenzio, rami intrecciati e molte meno piume a fluttuare in giro. Sulle strade asfaltate, alla guida di automobili moderne e dotate di ogni sicurezza e comfort, nessuno aveva mai frenato per lasciar passare una pianta. Fino ad ora.

Leggi tutto

L’unico modo per trasportare una tartaruga azzannatrice

snapping_turtle

Era nella sua natura di pollo. Perché aveva visto una polla. Per qualcuno si potrebbe definire storicamente inevitabile, altri s’illudono che fosse proprio quello l’obiettivo dell’überpollo… Ma ci sono animali che, dal canto loro, raramente attraversano la strada. La tartaruga azzannatrice per esempio, graziosa e amichevole abitante della parte orientale degli Stati Uniti e del Canada, tende a lasciarci spesso le sue (molto) metaforiche penne, con ovvi disturbi al traffico e causando l’occasionale e problematico incidente d’auto. I motivi sono diversi: innanzitutto, come le sue simili e vicine biologiche, non raggiunge la rapidità di spostamento della proverbiale lepre; poi c’è il piccolo problema del nome che gli hanno dato, in grado di suscitare immagini poco gradevoli di mani stritolate e dita umane stranamente poco numerose. Ma soprattutto va considerato il fatto che in effetti, lo spostamento a braccio di un compatto corazzato unghiuto dalla potente mascella e il morso rapidissimo, simile a quello di un serpente, è tecnicamente non proprio facilissimo da implementare. Meno male che in aiuto ci viene questo annuncio di pubblica utilità, realizzato dallo zoo di Toronto, in cui l’esperto s’impegna a trasportare coscienziosamente l’infastidito ma adorabile mostriciattolo da un lato all’altro della pericolosa striscia d’asfalto.

Leggi tutto