La mitologia delle antiche religioni è un campo di studi impegnativo ma che presenta molte vie di accesso. Lo strumento classico della ricerca accademica può servire a meglio contestualizzare culture e civiltà lontane; la sperimentazione diretta degli antichi testi fornire interpretazioni e chiavi di lettura personali…Talvolta però, senza passare per vie tradizionali, basta guardare un buffo cartoon e lasciar fare il resto alla giusta dose di curiosità intellettuale. In questo divertente video degli 1A4 Studios, che ricorda un pò lo stile di Keith Haring, viene raccontato il mito induista del Rimescolamento dell’Oceano Latteo, uno degli episodi più famosi degli antichi Purana.
storia
La grande casa stregata della vedova Winchester
La luce tenue delle candele allungava le ombre nella gelida stanza di un famoso stregone a Boston. L’anno è il 1884: la ricca vedova Winchester siede al tavolo di mogano di fronte a un individuo in paramenti surreali sperando, finalmente, di essere vicina alla risposta lungamente agognata. Interi mazzi di carte disposti in arzigogolati ventagli circondano l’alfabeto a caratteri gotici di una scatola Oujia, metodo innovativo e rinomato per contattare i defunti. Ad un certo momento il medium, dopo aver a lungo manovrato i suoi apparati arcani, improvvisamente alza lo sguardo, trasale, contorce l’espressione luciferina e aggrotta le folte sopracciglia: lo spirito guida ha parlato, le porte dell’aldilà si sono aperte per qualcuno…o qualcosa. “Recati ad Ovest” enuncia chiaramente l’interlocutore, con voce suadente e al tempo stesso cavernosa “una volta giunta lì inizia a costruire una grande dimora. In questo luogo trova rifugio, poichè le molte persone uccise dai fucili che sono la tua fortuna stanno per reclamare atroce vendetta”. La donna, 45enne ormai senza nessuno al mondo, si protende speranzosa, convinta di aver riconosciuto in quelle parole il suo compianto marito “Il giorno in cui la casa sarà ultimata, tu morirai“. E’ possibile che allora un tuono distante abbia sottolineato la drammaticità del momento ma in merito a questo, ahimè, non ci è dato sapere.
I presidenti degli Stati Uniti trasformati in eroi da fumetto
Quando gli Stati Uniti d’America sono stati invasi dagli alieni, chi c’era a difenderli? Chi ha sconfitto l’orso gigante del Wyoming? Come è stato possibile placare la furia del divino Zeus? Quale possente uomo ha allontanato gli zombie famelici dal pregiato suolo della Casa Bianca? Ci sono momenti in cui l’aiuto del Congresso e il sostegno della Corte Suprema non bastano più. Allora un presidente deve impiegare le sue risorse più segrete: spade laser, cavalcature fantastiche e corazze meccaniche non sono che l’inizio per questa serie di buffe illustrazioni create da Jason Heuser, irriverente artista originario del Minnesota. Ciascun pezzo è frutto di mesi di lavoro e viene accompagnato da una didascalia che ne spiega il contesto fantasioso. Degna di citazione, benchè non appartenente alla serie, la stampa in cui un eroico gatto in sella ad un’unicorno si prepara alla battaglia sullo sfondo di un arcobaleno: chissà, potrebbe anche trattarsi del presidente di Internet. Le stampe sono in vendita su Etsy.
Il Giappone del 1886 visto da un fotografo italiano
Adolfo Farsari, nato a Vicenza nel 1841, è famoso in modo particolare per il lavoro che svolse alla fine del XIX secolo come imprenditore e fotografo professionista a Yokohama. Di formazione militare, credeva fortemente nell’abolizione dello schiavismo ed aveva quindi combattuto nella cavalleria dell’Unione durante la guerra civile degli Stati Uniti. Decise di sposarsi in America ed ebbe due figli ma nel 1873, dopo il fallimento del matrimonio, emigrò in Giappone per fondare la Sargent, Farsari & Co, società produttrice di mappe, guide, dizionari ed altre forniture per viaggiatori. Nel 1885, insieme a Tamamura Kōzaburō rilevò uno studio fotografico per iniziare a coltivare la sua vera passione.
I loro album fotografici colorati a mano, considerati all’epoca una rarità grafica e visuale, venivano venduti sia ai residenti che ai visitatori provenienti dall’Europa. Questo lavoro viene oggi annoverato tra le espressioni più importanti della Yokohama shashin (fotografia di Yokohama) una vera e propria corrente culturale di quell’epoca, caratterizzata dall’unione della tecnologia occidentale con lo stile e la composizione prospettica delle stampe tradizionali ukiyo-e