Migliaia di deliziosi piccoli robot che danzano felici al ritmo della musica, come gli scheletri di un vecchio cartoon Disney. Un ecosistema perfetto, l’ambiente idillico in cui piante metalliche al neon e casette USB semoventi interagiscono con webcam bipedi e quelli che potrebbero essere piccoli esàpodi dalla tenaglia prensile. Tutti mangiano tutto ed ogni cosa viene riciclata, ma non c’è malizia: il ciclo robotico della vita scorre indisturbato. Fino a che qualcuno diventa troppo avido, troppo grande e troppo vorace. Iniziata la discesa graduale nel maelström apocalittico non ci sarà ritorno, ma solo una metamorfosi dell’ultimo minuto che lascia presagire un nuovo inizio.