I discorsi sconnessi del parrocchetto parlatore

Disco Parakeet

Disco è un piccolo pappagallo di New York che sembrerebbe aver assunto sostanze psichedeliche. Con voce metallica e gracchiante, molto caratteristica, produce un’ampia gamma di suoni, musiche e parole, mescolate tra loro in un caos cacofonico che oscilla tra il simpatico, il bizzarro e l’inquietante. Se la lingua parlata avesse il potere d’influenzare il mondo materiale, come le rune degli elfi o le formule degli incantesimi stregoneschi, lui sarebbe il pennuto più pericoloso del pianeta Terra; intanto per il semplice fatto che, almeno a giudicare da questo variegato video-catalogo sonoro, non la smette mai. Ma soprattutto per l’assurdità inconsulta del suo metodo espressivo, completamente slegato da ogni logica, eppure dotato di una certa imperscrutabile coerenza. Fortunatamente la padrona, MsJumpinJude, si è prodigata nel sottotitolare il grazioso animale, permettendoci così di apprezzare a pieno la sua introduzione auto-celebratoria, completa di dichiarazione d’intenti e beat-boxing inaugurale. Per non parlare di ciò che viene dopo…. Molti, fra coloro che hanno tenuto in casa un parrocchetto, l’hanno sentito produrre, al massimo, il verso della rondine o qualche squillo del cellulare. Gli strani discorsi di questo folle pappagallo dimostrano però che nulla è impossibile, purché ci si applichi con l’adeguato studio giornaliero.

Leggi tutto

La danza balinese delle scimmie in guerra

Baraka

Tutti conoscono la storia di Elena e del suo fatale rapimento, dovuto all’impaziente bramosia del principe Paride, colui che di nascosto la portò con se a Troia. Il suo gesto sconsiderato, dovuto in parte alle manipolazioni della dea Afrodite, portò grandi sventure e tremendi lutti a due fra i più importanti popoli del mondo antico. Eppure questa non fu la sola volta, né la prima, in cui un’intera guerra venne combattuta per l’amore di una donna. Nel corpus mitologico di un paese lontano si narra infatti di una battaglia epocale, la cui portata impressionante giunse a mettere a rischio l’esistenza stessa del pianeta, combattuta da due possenti semi-dei per il diritto di conquistare la personificazione terrena della dea Lakshmi, signora di tutto ciò che è bello e fortunato. Il nome di questa splendida fanciulla era Sita, e delle sue vicissitudini trattano i due più importanti poemi epici indiani: il Ramayana e il Mahabharata. Il momento culminante di tale appassionante vicenda rivive nello spettacolare rito del Kecak, la danza balinese delle scimmie in guerra. L’ammirazione di alcuni movimenti occidentali per le ritualità e l’estetica dell’Induismo, religone strettamente legata alla meditazione e all’apertura intellettuale, talvolta induce a tralasciare i suoi aspetti più conflittuali ed esuberanti. Proprio questi potrebbero invece, a mio parere, offrire una chiave di lettura estremamente affascinante per comprendere quei popoli che la vivono in prima persona. Approfondendo le origini di questa danza sciamanica dell’Indonesia, adattamento di un’antico rito segreto, s’intuisce la presenza di un filo conduttore che fa parte, ora più che mai, del subconscio collettivo e dell’arte popolare della società moderna. Scopriamolo insieme.

Leggi tutto

Che succede la notte nel centro commerciale

Cora Domino

Luoghi solenni, cuori profani. Nel santuario del consumismo, le folle percorrono ieratiche i corridoi monumentali, le sale maestose e i supermarket grondanti articoli colorati. L’ominide urbano, naturalmente affamato di averi materiali e cose nuove, conosce (o così pensa) ogni segreto della sua basilica prediletta, quel fulcro dell’acquisto che il più delle volte viene chiamato centro commerciale. Nell’oscurità della notte, tuttavia, la logica e le umane cognizioni trovano indegno sostituto nell’astruso sogno della ragione. Quali misteri si rendono manifesti dopo la calata delle opache ed acciaiose serrande? Oscuri e strani rituali, ben oltre il mondo diurno dei pensieri sensibili e razionali… Come ampiamente dimostrato, questa è la logica del marketing: alimentare, a suo vantaggio, ogni tipo di fantasia. Cora è la catena di ipermarket di origine francese, fondata nel 1974, che può vantare oltre 100 location sparse in giro per l’Europa. Questo video virale di qualche anno fa, creato sotto pseudonimo da alcuni impiegati del loro grande centro nella città di Rennes, ci offre uno scorcio singolare in merito a ciò che, dietro le porte chiuse di uno di tali luoghi, potrebbe anche svolgersi ogni giorno a nostra totale insaputa. Comincia in prossimità dell’ingresso principale, con una fila di bancali di legno disposti accuratamente in verticale, e procede a mò di onda inarrestabile lungo varie corsie e reparti del negozio. Un gioco del domino, ma diverso per finalità e stile.

Leggi tutto

Sculture che si trasformano in lanterne cinesi

Li Hongbo
Via

La carta è un materiale che facilmente trae in inganno l’intelletto umano. Bianca come marmo, opaca oppure lucida, suggerisce un senso di fondamentale impermanenza. Poiché leggera, sembra delicata, effimera. Nell’uso quotidiano, si strappa e rovina facilmente, oppure si macchia e finisce per perdere ogni utilità. Statue di marmo e bronzo, nate dall’opera di antichi artisti, sono giunte a noi attraverso secoli di polvere e maltrattamenti; mai, fino ad ora, qualcuno aveva scelto d’infondere la sua sapienza scultorea nella mera carta. Li Hongbo, ispirandosi alla struttura a nido d’ape di un certo tipo di lanterne cinesi, quelle dette “a zucca”, spesso usate nelle feste dei bambini, incolla l’un sull’altro queste migliaia di fogli, per poi cesellarli e limarli con una fresetta elettrica, riuscendo così, dopo mesi di lavoro, a ritrarre un qualche tipo di soggetto. Quindi, nel momento della verità, basta un colpetto per compromettere il preciso baricentro di una di tali creazioni, causandone l’inarrestabile dispiegamento vermiforme. Ma una volta rimessa in ordine la strana molla slinky in cellulosa, tutto torna come prima. Fluidità delle forme non sempre significa disfacimento, anzi talvolta crea diverse chiavi d’interpretazione. Queste teste allungabili, serpentine, nascondono l’abilità di cambiare aspetto da un momento all’altro. Proprio come gli esseri fantasmagorici di un racconto surreale.

Leggi tutto