L’assurda novità di Pasqua: un pulcino in pillole

Pulcini in pillole

Pratico, semplice, conveniente. Il gadget del futuro è già qui, pronto per chi abbia il coraggio di portarselo a casa. Un uovo colorato, da mettere a centro tavola per fare una sorpresa agli invitati. Lo apri e dentro c’è una pillola. Ci metti l’acqua, KAZAM. Suddenly, un pulcino. A che altro può servire? Sei stanco ed abbattuto dopo una lunga giornata di lavoro. Abiti da solo, non puoi tenere un cane. Nessun problema, questo prodotto è fatto apposta per te! Lo tiri fuori dal frigorifero, lo lanci nel bicchiere e nel giro di un paio di secondi potrai goderti la graziosità del pennuto più soffice e tranquillo al mondo. Non devi dargli da mangiare, non sporca e dura solo pochi minuti, poi si mette da parte, pronto per la volta dopo. Verrebbe da chiedersi come tutto ciò sia possibile, ma leggendo l’etichetta si chiarisce ogni interrogativo: questo miracolo della tecnica è Made in ChinaDi questi tempi, basta la parola. Il misterioso e spregiudicato Oriente, secondo l’immaginario collettivo, può produrre e vendere qualsiasi cosa.
All’ombra della grande muraglia, stregoni taoisti tracciano rune e arcani trigrammi sulle pareti del pollaio. L’aria nebbiosa, che filtra e allontana la luce della luna, aleggia in vortici tortuosi, poi si ferma. Un lampo abbagliante scaturisce dal retro del fienile, seguito dal suono roboante di un clamoroso coccodé. La Grande Gallina ha compiuto il suo destino. Sotto il sedere un solo splendido, lucente uovo rosa, composto della più pregiata plastica dello  Zhongshan. Sia questo l’inizio di una lunga dinastia…

Leggi tutto

Il passero africano, grande costruttore di alveari

Weaver Nest 0

Questi piccoli uccelli sudafricani, della stessa famiglia dei passeri, hanno la capacità innata di costruire case-alveare su larga scala. Non a caso, il nido del Philetairus socius (Tessitore Socievole) si riconosce da lontano: ha le stesse dimensioni e l’aspetto di un gigantesco covone di fieno, sospeso a metri da terra, disposto ad arte sulla cima di un albero alto e spoglio.  L’ideale, per loro, è un tronco senza appigli o rami bassi, come quello dell’acacia, dell’aloe o della capparea (l’albero del pastore) ma, come tutti gli altri esseri sociali, sono anche dotati di una certa intelligenza e capacità di adattarsi. A loro basta, in fondo, trovarsi al di fuori della portata di serpenti ed altri mangiatori di uova, i predatori naturali dell’arido ambiente sub-sahariano. Lo sa bene Dillon Marsh, il fotografo sudafricano che ha raccontato, in un’affascinante serie di fotografie, la più curiosa delle loro abitudini. Metter su casa, fra tutti i posti immaginabili… In cima ai pali del telefono. Se queste fossero tane di vespe o termiti, ci sarebbe ben poco da sorridere. Ma basta avvicinarsi per scoprire l’adorabile verità: centinaia di graziosi piccoli uccelli che vivono in colonia, come fossero i membri operosi di un soave e armonioso formicaio. Si ritiene che il progressivo ampliamento dell’infrastruttura telematica, giunta in quei luoghi insieme alla modernizzazione, abbia addirittura favorito l’aumento della loro popolazione, oggi più numerosa che mai.

Leggi tutto

Guidando agili nel Pozzo della Morte indiano

Wall of Death 0

Difficile trovare un senso spirituale nella guida. I veicoli a motore e le strade asfaltate sono, il più delle volte, quanto di più lontano possa esistere dalla meditazione e la poesia. Ci si mette al volante per raggiungere un luogo, trasportare cose, trionfare su pista in gare di natura sportiva. Eppure in uno dei luoghi più sacri della terra, nel pieno svolgersi di un importante momento collettivo dedicato all’arricchimento religioso e alla celebrazione induista, il Mauta kā Ku’ām (Pozzo della Morte) sembra assumere un valore nuovo. Sarà l’estetica rimediata ma entusiastica dell’arena in cui si svolge, quasi una reinterpretazione orientale della Sfera del Tuono del cinema post-apocalittico Mel Gibsoniano. Sarà l’approccio spericolato di ogni parte coinvolta, dai folli guidatori di vecchie utilitarie ai centauri dotati di moto e motorini potenziati in casa, con parti improvvisate o prese in prestito da qualche amico. Da un certo punto di vista questa peculiare forma d’intrattenimento, molto amata nel sub-continente indiano, è anche il più perfetto incontro tra la cultura americana degli sport estremi e la trascendenza tipica di alcune filosofie orientali, capaci di reinterpretare a modo loro i concetti stessi del rischio e del pericolo. Fermata per un attimo la strana giostra, uno di loro declama solenne “Non sono un eroe, è solo il pubblico che mi ritiene tale” Poi ricomincia a girare.

Leggi tutto

La prova dell’amico: una terribile candid

carlsberg

È la vicenda drammatica di un/una ragazzo/a come gli altri che, cedendo alla tentazione del facile guadagno, finisce per indebitarsi giocando a poker con gente dalla natura poco raccomandabile. Gaglioffi talmente minacciosi da risultare quasi comici, un poderoso concentrato di manierismi mafiosi provenienti da ogni parte del mondo. Ora, il problema è che a quel punto il/la giovane si ritrova bloccato al terzo piano di un vero e proprio palazzetto degli orrori, temendo sinceramente per la propria vita. Molte delle cose che si vedono in questo video sono il frutto di un’abile montatura: l’atmosfera noir tra crimine organizzato, gioco d’azzardo e tornei di lotta clandestini. Sono falsi i galli da combattimento, gli spiedini di scarafaggi, il cuoco mangiafuoco e la prostituta furiosa dentro all’ascensore. Ma l’amicizia, quella si, non puoi inventartela da un giorno all’altro. Perdoneresti un comune conoscente che ti chiama nel profondo della notte? Gli presteresti 300 euro? Lo andresti a prendere in una bisca malfamata perché possa rivedere casa? Ok, si tratta in fondo di una semplice candid camera ma, volendo credere alla premessa, stiamo pur sempre assistendo alla più notevole delle prove di coraggio moderne.

Leggi tutto