Così vuoi vivere con le lucertole, pallido umano senzascaglie. La strada che hai scelto è lunga e irta di molte avversità. Considera, prima di tutto, l’importanza delle dimensioni: piccola, media oppure grande. Di sicuro non enorme: per quanto tu possa sentirti affine ai cari rettili dalle zampe artigliate, ti metteresti in casa un coccodrillo? Sia chiaro, puoi andarci molto vicino (non lo fare). Come tutte le cose, la via domestica dell’erpetologo s’intraprende per gradi successivi. Facciamo l’ipotesi, per studio, che tu scelga di accogliere nel tuo terrario l’uromastyx, compatta abitatrice vegetariana dei deserti del Nordafrica, quel simpatico personaggio che in cattività raggiunge una lunghezza di 25-30 cm circa, dalla punta del naso alla sua tozza coda. Quest’ultima, ricoperta di protuberanze aculeate, sarebbe il suo strumento difensivo. Ebbene, benché il suo nome provenga dal greco οὐρά (che vuol dire coda) e μαστίχα (flagello) qui non c’è proprio nulla da temere. Alcune specie di questo animale, anzi, vengono consigliate ai principianti. In particolare, l’uromastyx del Mali, con il suo pancione fatto per riempirsi di preziosa umidità, dimostra capacità d’adattamento all’interazione sociale e alla vita casalinga non indifferenti, che sembrano andare ben oltre l’infelice tolleranza di una facile fonte di cibo. Fino a poco tempo fa non si sapeva molto dei bisogni particolari di questa lucertola, con conseguente diminuzione dell’aspettativa di vita, per gli esemplari tenuti in cattività. Oggi la situazione è molto migliorata. Ci vuole un grande ambiente artificiale, riscaldato e illuminato adeguatamente, con un fondo sabbioso che permetta di scavare. Una roccia su misura, sotto cui l’animale possa nascondersi, chiudendo l’apertura con la coda. E poi deve mangiare bene, verdure soprattutto, più l’adeguato apporto di vitamine, generalmente servite tramite il mangime per le iguane, che piace molto pure a lui. Talmente tanto che un giorno l’uromastyx, diventato vostro amico, si lascerà grattare sulla pancia, agitandosi come un grazioso barboncino. Sembrerà quasi dire, con voce stridula e sibilante “Gran ssignore delle uova di gallina, ti voglio tanto bene!”.
C’è comunque il “rischio” che, ormai abituato alle pacate moine del tuo piccolo uromastyx, tu decida di affiancargli qualcosa di più impegnativo. Prenditi, dunque, un’iguana, come fatto da questa famiglia americana, che l’ha messa in casa poco prima che nascesse il figlio, facendoli crescere insieme. Si chiama Buddy (non sto parlando del bambino). Appartiene alla specie piuttosto rara delle cyclura cornuta, abitante naturale dei Caraibi, dalla riconoscibile protuberanza bombata sopra il cranio. Il suo nome popolare è quello, piuttosto affascinante, di iguana rinoceronte. Queste lucertole di oltre 60 cm vennero identificate per la prima volta nel 1789, ad opera del naturalista Pierre Joseph Bonnaterre, presso l’isola di Hispaniola. I maschi sono anche più grandi delle femmine, agguerriti e piuttosto territoriali. La loro stretta integrazione in quel particolare ecosistema, minacciato dalla deforestazione, nonché l’ottimo sapore, ne hanno ridotto di molto la popolazione complessiva, che oggi viene preservata grazie agli zoo, ai rettilari e ad un programma d’esportazione, previsto per un certo numero di esemplari. Negli Stati Uniti esistono all’incirca una 50ina di questi splendidi animali, tenuti come fiore all’occhiello dei maggiori esperti nel ramo dell’erpetologia. Se sarai davvero fortunato, uno potrebbe essere tuo. Godi della sua splendida indifferenza rettiliana. Mettilo sul tavolo e almeno una volta, dagli una tazza di cornflakes. Neanche fosse un dalmata affamato, ti ricambierà facendo “Wof, deliziossso!”
Se sei arrivato fino a qui, ti meriti il meglio. Niente barbonicini, dalmata o boxer, la tua casa è pronta per accogliere il varano. Uno come questo, ad esempio, il black throated monitor (lucertola osservatrice dalla gola nera) dinosauro asiatico dei nostri giorni, lievemente velenoso, grande mangiatore di polli, misurante appena quegli 1,5/2 metri di lunghezza. Talmente intelligente che può anche rispondere ai comandi vocali, prendere il cibo dalle tue stesse mani e accoccolarsi sul divano, lasciandosi tranquillamente accarezzare. Sepolto sopra il suo peso importante, mentre lui cerca di assorbire un po’ del tuo gradevole calore, pronuncerà questa frase memorabile “….” Facendo saettare la lingua serpentina.
Allora, non guardarlo dritto negli occhi. E la notte, chiudi a chiave la resistente porta della sua stanza personale. Perché se c’è un cane degno di essere il suo antesignano, può essere soltanto uno: quel gradevole, pacato e magnifico mastino della famiglia Baskerville, nella brughiera di Dartmoor.
Via: Reddit