La guerra dei balocchi non ammette tregua

RcBattle

Piccoli umanoidi verdi che attaccano la (T)terra. Intesa come suolo, non pianeta. Questi soldati plasticosi, faticosamente usciti da una busta trasparente riposta nel fondo di un cassetto, hanno lungamente atteso il giorno della riscossa. Li conosciamo tutti piuttosto bene, quasi per nome: c’era quello inginocchiato con il grosso bazooka sulla spalla. Il comandante che indica verso l’orizzonte, binocolo alla mano. Tra i vari marines verde bottiglia, non poteva assolutamente mancare il micro-commilitone perennemente cristallizzato in un furtivo passo del leopardo, intento a gattonare faticosamente, spingendo avanti il suo fucile. Questo perenne Rambo della situazione aveva capito tutto della vita. Liberato dall’annoso problema di doversi reggere in piedi, impresa sempre problematica per delle figurine in polìmeri leggeri o PVC, finiva per imporsi come il dominatore assoluto di molte delle sue strenue battaglie per il regno della fantasia. Oggi, nell’ultimo video dei FinalCutKing, li ritroviamo tutti assieme a dimostrarci come sia profondamente cambiata, nel terzo millennio, la guerra eterna tra le indistinte fazioni dei giocattoli guerreschi. L’evoluzione è significativa e può riassumersi in una singola parola: meccanizzazione. Mentre noi eravamo presi dalle nostre battaglie virtuali, a colpi di pixel e click del mouse, le tecnologie dei radiocomandi e degli effetti speciali hanno raggiunto un punto tale da poter includere nell’armata dei cari vecchi soldatini, finalmente, alcuni rappresentanti perfettamente funzionali della cavalleria corazzata e dell’aviazione. Guardiamoli: carri Sherman, qualche Panzer tedesco e l’iconico P-51 Mustang della seconda guerra mondiale, perfettamente riprodotti in scala, che si combattono senza quartiere in un ingaggio desertico davvero coreografico, stranamente credibile nella sua assurdità. Non mancano nemmeno le casupole di un qualche insediamento locale di gnomi o piccoli elfi, esseri a misura di soldatino.
Gli unici esseri umani compaiono all’inizio del video e nei pochi secondi della sorpresa finale, davvero pirotecnica e coerente con la legge cosmica del karma. Chi deposita un carro armato a terra come fosse un cagnolino, lasciandolo libero di fare la sua parte in un conflitto tanto drammatico e spietato, dovrebbe aspettarsi un qualche tipo di risposta dall’universo. Come, ad esempio, l’inopportuna intrusione di un vero elicottero da guerra. E allora, che resta da fare, se non darsela a gambe?

RcBattle 2

Anche il video del dietro le quinte merita di essere visto. L’impiego del greenscreen, la tecnica che consiste nell’isolamento degli elementi mobili su di uno sfondo monocromatico, viene qui usata fino ad un certo punto, giusto per alcune delle scene più concitate. Per il resto, come in un film d’azione degli albori di Howard “The Aviator” Huges, le manovre e gli inseguimenti dei mezzi militari sono tutti girati dal vivo, telecomando alla mano. In uno sfortunato incidente, l’aeroplano ci rimetterà pure una ruota del carrello, prontamente re-incollata dal suo proprietario. Sui campi di battaglia dei soldatini giocattolo, nessun eroe viene mai lasciato indietro.
Il video nasce con l’assistenza del portale NitroRCX, l’E-Commerce specializzato che si rivolge agli amanti dei mezzi telecomandati. È significativo notare come un tale interesse per il modellismo a batteria, storicamente di nicchia, sia gradualmente diventato, grazie alla natura pervasiva dei media digitali moderni, oggetto di un vasto e diversificato interesse. La NitroRCX questo lo sa bene, come traspare dalle sue collaborazioni precedenti con canali di YouTube famosi e persino programmi televisivi. Lo storico completo delle joint-venture è presente sul loro profilo di Facebook.
La guerra non cambia, eppure si evolve di continuo. Gli antenati in piombo di questi soldatini avevano uniformi napoleoniche, cannoni con ruote di legno a raggiera e spadaccini a cavallo. I loro strumenti bellici non potevano muoversi fisicamente…Riuscivano a farlo soltanto nella mente di chi li stava utilizzando. Oggi, persino nella realtà dei fatti, sono i droni telecomandati a combattere le guerre di noi umani, controllati a distanza con metodi simili a quelli di uno spensierato giocattolo o videogame. Un domani, chissà. Einstein aveva la sua idea.

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