L’artista che imbriglia il vento nelle sue sculture

Antony Howe

L’arte di Anthony Howe nasce da una serie di competenze meccaniche straordinariamente personali, che gli permettono d’incanalare il respiro della Terra all’interno di svettanti installazioni metalliche, basate sul principio stesso dell’infinito dinamismo. Nei centri urbani, in prossimità dei luoghi di passaggio e delle piazze, le sue sculture ci ricordano della fluidità del contesto umano, tutt’altro che immanente: un breve attimo nel giardino dei Venti, terreno fertile per la relativa Rosa. Sospeso nel vuoto cosmico, appoggiato su di un sottile strato roccioso posto fra il magma e il gelo più assoluto, il mondo civilizzato potrebbe dirsi il frutto di uno scontro tra forze che tendono a sfuggire dalla nostra comprensione, con estremo impeto e forza generativa. Siamo circondati da mostri invincibili dai nomi antichi, che si scontrano fra loro in una guerra eterna: la fredda tramontana in opposizione all’ostro, levante e ponente che soffiano dai paesi distanti di civiltà agli antipodi, grecale o libeccio, chi vincerà? Sarà meglio, per noi insignificanti ospiti del pianeta, limitarci ad osservare. Mentre i tifoni, gargantueschi, battono le coste del sud-est asiatico e le brezze ostili si congregano nei terribili tornado del Midwest Nordamericano, questo artista ci mostra il lato più mansueto di tali forze, ovvero come l’aria in movimento possa anche creare e modificare strane forme, con gestualità prevedibile, persino ripetitiva. I petali del fiore, senza le sgradite spine. Simili a meduse, planetari e talvolta quasi accidentalmente figurative, con tanto di volto vagamente antropomorfo, le sue creazioni si nutrono di energia eolica creando negli spettatori un senso ipnotico di assennatezza. Alla fine anche la luce, veicolata da pannelli lucidi o specchietti ultra-leggeri, finisce per fare la sua parte.

Antony Howe 4

Non è insolito, nella scultura moderna anche monumentale, di poter trovare un movimento tutt’altro che metaforico, concretizzato nell’effettivo dinamismo di una parte o dell’intera installazione. In origine c’erano le fontane, che sfruttando la naturale bellezza delle brillanti acque al sole ricreavano un senso di fiumi o cascate leggendarie; oggi, con l’ausilio di materiali o soluzioni più moderne, si possono trovare strade alternative ancor più strane o stupefacenti. Lo stile di Anthony Howe, con la sua frequente ricerca di un puro astrattismo delle forme, sembra configurarsi come la rappresentazione dei fenomeni in quanto tali, scevri di un messaggio recondito ulteriore. Si tratterebbe, quindi, del suo modo innovativo per celebrare la natura, in un certo senso l’artista per eccellenza: non c’è, dopo tutto, scultore più abile dell’aria, la grande forza di erosione che attraverso le epoche modifica picchi, montagne e profondissime valli verdeggianti.

Antony Howe 2

L’artista nasce nel 1954 a Salt Lake City, nello Utah, poi si trasferisce nello stato del Maine e dal 1973 al 1978 frequenta la Cornell University e una prestigiosa scuola di pittura locale, la Skowheganart Art. Costruitosi una baita in montagna nel New Hampshire, per cinque anni realizza dipinti pastorali degli splendidi paesaggi americani, poi, nel 1989 mette in piedi la sua prima scultura cinetica basata sulla forza del vento. A quel punto, inizia la sua strada verso l’acquisizione di una fama su scala nazionale. Nei 10 anni successivi gira per il paese, effettuando mostre e vincendo diversi premi, comparendo anche in TV. All’inizio degli anni 2000 trova una sua collocazione ideale negli spazi del web: vincitore per due anni consecutivi della competizione Kinetic.org, oggi è famoso nel mondo anche grazie al suo splendido canale di YouTube, in cui vengono raccolte in video tutte le opere più recenti.
Il vento, fonte di mille pensieri ed idee, può essere sfruttato come un generatore di elettricità pulita. Molte parole, tuttavia, sono state spese a discredito della pala eolica, perché considerata spiacevole alla vista e dannosa per il territorio. Chissà che in futuro, grazie a una differente applicazione dei princìpi scoperti da questo artista, non si finisca per averne una per ogni casa, anche soltanto in funzione del suo splendido valore decorativo.

Antony Howe 3

 

ALTRI VIDEO

Lascia un commento