È tutta una questione di priorità. L’anello di fidanzamento, pegno d’amore per eccellenza, presenta molti aspetti positivi: è piccolo, prezioso, indossabile e tradizionale. Ma nei tempi della crisi occorre, talvolta, saper improvvisare. Con questa pubblicità la Oscar Mayer, famosa compagnia alimentare statunitense, sussidiaria della Kraft e specializzata negli affettati di carne, immette sul mercato una nuova serie di confezioni. Potremmo definirle il bacon degli innamorati. The Original Strip (la striscia per eccellenza) viene venduta in una distinta scatola nera di velluto, come un gioiello attentamente lavorato da capaci artigiani dell’arte di affumicare la pancetta. Nella poetica scena di apertura, due giovani in carrozzella si guardano l’un l’altro con passione, quasi incapaci di esprimere a parole i propri sentimenti. Allora lei, con il gesto misurato di chi ha pensato davvero a tutto, tira fuori dalla borsetta il dono miracoloso. Musica trionfale, slogan memorabile: “Say it… with bacon!”. Un successo straordinario. Senza soluzione di continuità, si passa immediatamente alla parte tecnica. Lo scienziato del bacon, tale Phil Roudenbusch, ci elenca gli straordinari pregi del suo capolavoro, la Più Nobile della Carni. I superlativi abbondano, lo stile promozionale sconfina verso quello dei video di aziende come Apple o BMW, risultando la perfetta unione tra eleganza linguistica e una spudorata auto-celebrazione. In qualità di concessione per gli amanti della tecnologia, ci fanno anche vedere come in laboratorio venga testato persino il colore del gustoso prodotto, secondo una precisa scala cromatica graduata. Soltanto il meglio del maiale potrà finire in una di queste sacre scatole. Certo, il diamante è per sempre. Ma il bacon è per pranzo. Scegliere non è poi così difficile.
Persino nell’ambito nuovo delle pubblicità virali per il web esiste ormai un trend che tende al conformismo. Generalmente, il messaggio di questi spot viene veicolato attraverso il tema de “l’imprevisto”. Ci si rivolge a tutti, perché non si sa mai chi potrebbe diffondere il video, pur non avendo alcun interesse nel prodotto oggetto della campagna. Si usa una candid camera. Per le strade, alla fermata dell’autobus, nei treni della metro; nessun luogo è al sicuro. Improvvisamente, i passanti restano coinvolti nelle scene di un film o trasportati, con qualche bizzarro artificio, in un mondo di fantasia. L’approccio della Oscar Mayer è differente. Consiste del creare un’ipotesi fantastica e trasportarla, nei fatti, all’interno del mondo reale. Perché il prodotto esiste e lo vendono attraverso un loro portale dedicato. Per giustificare il prezzo piuttosto elevato, da un certo punto di vista giusto, ciascuna scatola viene accompagnata da un gadget pensato per lui: gemelli per la camicia (a forma di bacon), coltellino-pinza stile Leatherman o porta-banconote di metallo. Naturalmente, nell’ideale rappresentato da questa pubblicità si presume che i ruoli dei sessi siano invertiti. Non so quanto una giovin fanciulla apprezzerebbe un così bizzarro pegno d’affetto.
In America, dove non conoscono la Nutella e hanno ben poca dimestichezza con i cibi più sfiziosamente appetitosi, la parola “bacon” risuona di un entusiasmo infantile, gustoso e godereccio. Oscar Mayer, con la sua famosa pubblicità in cui un giovanissimo pescatore intonava “My BOLOGNA has a name, O-S-C-A-R” ha saputo inCARNare questo ideale più di ogni altro, diventando negli anni una sorta di antonomasia. Probabilmente anche la sua ultima idea sarà un successo. Magari non per le vendite, visto il notevole grado di bizzarrìa, quanto per il prestigio attribuito al brand.