Il mondo è vostro, ora dateci dentro! Questo è il chiaro incoraggiamento fatto dal corpo insegnanti dell’Aktuelt VGS di Hadsel, istituto tecnico norvegese, a tutti i suoi neo-diplomati dell’anno scolastico 2013. E per trasmettere il messaggio con adeguato fervore, dando così un seguito a quella che potrebbe definirsi la loro più recente tradizione, il gruppo degli esuberanti professori ha scelto d’impiegare un travolgente video musicale, degno di entrare a far parte degli annali antologici di YouTube. Facciamo finta che si tratti di un’interrogazione al contrario. Che voto potremmo mai dare alla prof. di chimica che sincronizza il labiale sul popolare singolo dei The Script, Hall of Fame? Nella vita non tutto può essere giudicato con un valore numerico. A volte, l’unica scelta è restare a bocca aperta, basiti. Io li promuoverei, anche solo per vedere il seguito della storia: del resto, la passione porta a un continuo miglioramento.
È facile idealizzare gli anni passati in un liceo. Circondati dagli amici, rinvigoriti dagli entusiasmi adolescenziali e ancora privi dalle molte preoccupazioni dell’età adulta, gli studenti giudiziosi entravano ogni mattina in quell’ambiente con la soddisfazione di chi finalmente poteva dire di aver trovato la collocazione ideale, un luogo in cui l’impegno e la voglia di apprendere fossero adeguatamente ricompensati. Eppure la scuola è un luogo di compromessi, in cui le generazioni devono incontrarsi con fatica. Non sempre pacificamente. Occorre gettare un ponte, almeno provarci. La curiosa, divertente scelta dei prof. norvegesi potrebbe sottintendere una dichiarazione d’intenti particolarmente auspicabile: quella di un gruppo d’individui già adulti, che ha però voglia di entrare a pieno titolo nel mondo dei loro pupilli. Non prendendosi sul serio. Buona dialettica, irriverenza un po forzata. Sbilanciamoci: 7-
L’iniziativa appare molto curata, con un ottima realizzazione e qualità video più che adeguata, tali da far pensare ad un’iniziativa pubblicitaria. Nonostante questo, la mancanza di loghi o segmenti introduttivi riesce a donare allo spezzone un gradevole senso di spontaneità, quasi fosse stato messo insieme da uno dei professori coinvolti, magari con l’hobby del montaggio digitale. Questo è il bello della scuola: avere il tempo per coltivare i propri interessi, fra una lezione e l’altra. Purché si sieda in cattedra; altrimenti, compiti ogni giorno!
Nel romanzo di Orson Scott Card Ender’s Game, presto oggetto di un film con Harrison Ford, viene presentata una particolare visione del rapporto tra maestro e scolaro, cupa e stranamente soddisfacente, affine a certe altre filosofie tipicamente americane. L’autore, attraverso una complessa e affascinante parabola fantascientifica, si occupa di dimostrare ai suoi giovani lettori questo terribile assioma: i vostri insegnanti vi saranno sempre nemici. Perché solo combattendovi in ogni modo possibile, ostacolandovi e mettendovi in difficoltà essi potranno rendervi migliori. A meno che non venga letta nell’ottica di una particolare visione del mondo, distopica e militarista, l’affermazione a mio parere andrebbe screditata. Soltanto incoraggiando i ragazzi, cercando di capire cosa davvero riesca ad appassionarli e lasciandogli modo di coltivare la loro visione della cultura si può dire di aver davvero fatto il proprio lavoro di educatori. Anche scherzando su Internet, se questo è ciò che serve. Chissà poi quanto il video rappresenti la realtà dei fatti. Un anno in aula dura molto più a lungo di quei quattro goliardici minuti. Quasi un’eternità.