Per le vie asfaltate della Russia c’è soltanto il ghiaccio. Gelido, che pervade il manto stradale rendendolo sdrucciolevole ed insicuro, e poi caldo, bollente come linfa vitale, che scorre nelle vene di chiunque abbia il coraggio di mettersi al volante in quei particolari luoghi automobilistici, territori estremi che Internet ha ormai reso leggendari. Non c’è una specifica, singola ragione. Semplicemente, è così. Strada russa=brivido fuori controllo. Non a caso, l’adrenalina scorre abbondante in questi quattro minuti di assurdi incidenti, raccolti dalla community Auto Video (Авто Видео) e ripubblicati su YouTube presso il canale di 1nikol111, durante i quali decine di passanti inconsapevoli, ed un cane, sfuggono per un pelo ad un decesso molto prematuro. La storia della viabilità internazionale ha purtroppo dimostrato come nessuno, dovunque, sia veramente esente dal pericolo di trasformarsi in pericoloso automobilista mannaro, immemore delle consuete regole del vivere civile. Anche persone come le altre, tranquille, caute e prudenti, trasfigurate dal suono del motore di una potente auto sportiva hanno assunto personalità irriconoscibili. L’unico modo di allontanare tale fenomeno è restare coscienti dei propri limiti, prestando la massima attenzione all’ambiente circostante. A meno di non volersi affidare completamente alla dea Fortuna. Un gesto di cui è molto facile pentirsi, persino in Russia.
Avventurarsi oltre una certa latitudine con la tipica automobile utilitaria o city car moderna è già, di per se, un gesto piuttosto azzardato. Come ben sanno molti di coloro che si sono ritrovati inaspettatamente a percorrere strade di periferia in seguito a una qualche improvvisa nevicata, guidare nel grande freddo richiede si nervi saldi e capacità adeguate, ma anche un determinato tipo di veicolo, possibilmente dotato di catene, penumatici invernali e/o un peso sufficiente a sviluppare attrito tra le ruote e il suolo. Ebbene persino in Russia, a causa della facilità e del basso costo d’importazione per i veicoli cinesi, coreani e giapponesi, non tutti hanno realmente a disposizione ciascuna di queste essenziali caratteristiche. Poi, c’è il fattore dash cam (videocamere). Lo stereotipo vuole che nel più grande paese al mondo la truffa assicurativa sia sempre in agguato; ed a giudicare da quanto abbiamo avuto modo di vedere online, si potrebbe dire che tale pratica sia per lo meno alquanto diffusa. Così, spostandosi tranquillamente tra casa e il lavoro in una città come Mosca è altamente probabile che, prima o poi, qualcuno ti si getti di proposito sul cofano, sperando di trarne un facile guadagno. L’unico vero modo per tutelarsi è avere una videocamera attiva in ogni momento. Per questo ogni incidente o evento insolito che si verifichi per le strade russe approda, prima o poi, sui lidi digitali. Basti pensare ai molti documenti realizzati durante la pioggia di detriti del meteorite degli Urali.
La cultura dei video stradali delle dash cam russe è talmente diffusa da aver generato un lessico, del quale Wikipedia riporta un paio di coloriti esempi: слабоумие и отвага (slaboumiye i otvaga) – “Coraggio e idiozia”, e железобетонное очко (zhelezobetonnoye ochko) – “[Avere] l’ano asfaltato” che costituirebbero i titoli onorifici attribuiti a chi si dimostri un’autista abbastanza abile da scongiurare uno di questi disastri. Ma costoro saranno davvero degli eroi? In fondo, per salvarsi metaforicamente il sedere, spesso basterebbe andare un po’ più piano.