Tragitto spaventoso fin sulla montagna andalusa

Caminito del Rey

Il Caminito del Rey è un lungo sentiero di montagna, largo un metro o poco più, costruito su specifica richiesta del re Alfonso XIII di Borbone, perché costituisse la sua via di accesso privilegiata alle spettacolari cascate del Salto del Gaitanejo e del Salto del Chorro, in occasione dell’inaugurazione della centrale idroelettrica locale. Oggi, abbandonato da quasi 100 anni per l’avvenuta costruzione di una più pratica linea ferroviaria, questo affascinante pezzo di storia dell’Andalusia giace in stato di parziale abbandono e rovina. Senza balaustra o altri particolari accorgimenti di sicurezza, la sottile striscia di pietra e cemento, un tempo utilizzata dagli operai della Sociedad Hidroeléctrica del Chorro, percorre le pareti quasi verticali del Desfiladero de los Gaitanes, un massiccio famoso per le sue notevoli grotte allagate e vertiginose gole, meta prediletta di numerosi speleologi ed altri esploratori delle profondità della Terra. Tale incantevole luogo, tuttavia, attira anche un altro genere di persone, ancor più orientate alla ricerca di emozioni adrenaliniche, quasi al limite della follia: gli arrampicatori estremi, spericolati di professione. In questo video girato da danielahnen si può assistere, con una qualità video eccellente e la quasi effettiva sensazione di trovarsi lì, allo straordinario panorama roccioso, alla precarietà dei passaggi più malridotti e al coraggio (o l’incoscienza) di certi temerari, disposti a rischiare la vita per fare un’esperienza senza pari. Ma poi, che vista! Quale gloriosa…trepidazione! Sarebbe difficile osservare una tale sequenza senza partecipare, almeno in parte, del senso di vertigine e precarietà di quei momenti. Per chi avesse tempo da perdere, sul tema di questo luogo è stato realizzato anche un piccolo videogame con tecnologia Flash.

In tutto il mondo c’è forse soltanto un altro tragitto di montagna con un rapporto paragonabile tra pericolosità e fama, protagonista di molti video realizzati mediante l’impiego di foto e videocamere portatili, successivamente caricati online. Sto parlando del monte Hua in Cina, nello Shaanxi, luogo che ospita fin dai tempi più antichi numerosi templi taoisti e buddisti. Si tratta di un rito di passaggio importante, sia per chi voglia considerarsi un vero pellegrino di tali religioni sia per i turisti poco affetti dalle altezze, percorso ad ogni ora del giorno da moltissimi visitatori e abitanti delle zone limitrofe. Secondo la tradizione, tale sfida si dovrebbe affrontare di notte, per poter osservare lo spettacolo indimenticabile dell’alba vista dalla vetta della montagna. Ecco un video presente sul canale YouTube di Jennika Argent, che lo visitò nel 2009:

Huashan

In questo caso, ovviamente, il tragitto è soggetto a continui interventi di riparazione e viene percorso con l’assistenza di personale altamente qualificato, ovvero coloro che riforniscono in prima persona, giorno dopo giorno, i monaci del luogo. Non c’è l’effettivo pericolo del ben più estremo Caminito del Rey. Eppure certi passaggi, incluso quello più famoso, che consiste di uno stretto camminatoio su assi di legno precariamente imbullonate in una parete verticale, riescono ad impressionare altrettanto o anche di più.
Il fascino dell’altitudine in luoghi isolati è, per molti abitanti del mondo moderno, un sentimento che coinvolge ed appassiona. Il senso di costante pericolo, lo splendore di viste naturali incontaminate, il sibilo del vento come unico suono a farci compagnia…. Molti, tra coloro che non soffrono di vertigini, fanno prima o poi tali esperienze, ricavandone un ricordo che arricchisce la loro personalità. Per gli altri di noi, un pò troppo naturalmente cauti e avveduti, per lo meno c’è un modo di andarci con l’immaginazione. Quello fornito dalla tecnologia digitale.

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