Il Giardino dei Cinque Sensi è un parco pubblico di oltre 20 acri sito nella regione di Delhi, in India. Inaugurato nel 2003, su progetto dell’architetto Pradeep Sachdeva, costituisce un punto di incontro per la popolazione locale, di svago per i bambini e occasionalmente anche d’intrattenimento artistico e culturale, grazie alle numerose statue e sculture a tema religioso. A queste moderne curiosità architettoniche, parzialmente ispirate ai leggendari giardini degli imperatori Moghul, in tempi recenti se n’è aggiunta anche un’altra, alquanto prosaica ma davvero singolare. Potrebbe, in effetti, definirsi più unica che rara: si tratta della prima ruota panoramica senza alcun tipo di motore, spinta dalla sola forza muscolare umana. Si paga il giro, si sale in cabina e poi non resta che aspettare l’intervento degli addetti al funzionamento, individui decisamente allenati e non privi di un certo equilibrio e resistenza. Due di loro, collocandosi in prossimità del mozzo centrale, inizieranno un’operazione che potrebbe definirsi affine a quella del proverbiale criceto, reggendosi ai raggi della ruota, mentre un terzo darà direttive da terra, o in alternativa agirà da contrappeso in una delle pseudo-cabine che compongono la bizzarra invenzione. Questa giostra è il chiaro prodotto della più sublime arte di arrangiarsi, ma anche la dimostrazione che nulla è impossibile, per chi ha davvero bisogno di mettersi in gioco.
Le forze e i fattori fisici rilevanti non sono pochi. C’è da calcolare il peso degli occupanti di ciascun posto, l’inerzia e lo spreco di energia nel trasferimento del moto dal perno alla parte esterna della struttura. Generalmente questo tipo di ruote, usate nelle fiere viaggianti, hanno 5 o 6 cabine monoposto al massimo, per non mettere sotto eccessivo sforzo il motore elettrico, posizionato al centro. Una soluzione tecnica troppo inefficiente nel caso delle giostre di maggiori dimensioni, che necessitano invece di sistemi propulsivi più potenti, disposti lungo tutta la loro circonferenza. Questa in particolare poi, relativamente piccola ma dotata di ben otto postazioni da due persone l’una, trascende ogni tipo di classificazione.
Neanche George Ferris, l’ingegnere dell’Illinois che inventò questo tipo di giostra e gli diede il nome (inglese) di ferris wheel avrebbe mai potuto immaginare un’applicazione tanto fedele al suo principio originale, ma che fosse nel contempo così creativa e anticonformista. Il video è stato registrato da Mike Vevaina in occasione del giorno della festa d’indipendenza e quindi, per quanto ne sappiamo, la strana attrazione potrebbe essere stata una struttura temporanea.