In questo video non tutto è ciò che sembra. Il potente e grosso mirino, da cui scrutiamo con l’eroico protagonista le postazioni belliche nemiche è in realtà parte di un’arma, per certi versi, inadatta: una piccola pistola, pensata per il combattimento ravvicinato. La carota arancione che spunta, stranamente, oltre un muro di granito non è un semplice ortaggio, ma il primo segno di un avversario insidioso. Si tratta del naso di un’effige: il pupazzo di neve, simbolo antropomorfo del gelo stesso. Eppure, questo fantoccio decisamente inerte e non troppo minaccioso, nel giro di qualche secondo finirà per farci anche un pò pena. Perché ad organizzare l’ardito assalto, portato avanti senza alcun risparmio di energie, c’è scottdw, filmmaker e autore musicale salito di recente nell’olimpo delle visite pluri-milionarie su YouTube, grazie ai suoi grandi successi virali Fruit Ninja to Dubstep e Flying Kittens to Hip Hop. Balzando fuori dalla foresta, l’agente segreto in pelliccia appropriatamente mimetizzata (candida come un’orso polare) sfodera, una dopo l’altra, le sue molte armi. Doppie pistole in stile Matrix, carabina, mitragliatrice, spada da samurai e granate. Tra un’eliminazione e l’altra, trova anche il tempo di pronunciare un torvo e ironico saluto, digrignando i denti. In russo, ovviamente, perché questo è il linguaggio più legato nell’immaginario comune, e nella memetica digitale, alla natura inospitale dell’inverno: “Dasvidania, tovarish!” E benvenuta a te, primavera!
Quale sia, in effetti, il vero obiettivo di questo Rambo delle steppe, interpretato dal giovane attore Christian Busath, non ci è dato saperlo. Né, diciamolo, ci interessa più di tanto. Quello che risulta divertente, piuttosto, è la goffa coreografia del suo folle exploit, ispirato all’umorismo tipico delle parodie cinematografiche americane, ma che ricorda, in parte, anche le dinamiche dei videogiochi online. Tra gli highlights, come non citare la renna esplosa e il placcaggio di un pupazzo particolarmente ostile, degno di un’incontro di wrestling surreale? Ancora una volta, è facile stupirsi del livello qualitativo di queste mini-produzioni autogestite, finalizzate unicamente al farsi riconoscere sui lidi del web: perché la tecnologia, oggi, permette di fare molte cose…Ma per far sorridere servono pur sempre delle buone idee.