L’estetica variopinta dei manga e cartoni animati, l’antica cultura giapponese dell’arte come intrattenimento in divenire, il caos totale del Carnevale di Rio e quattro torreggianti, discinte valchirie in plastica e acciaio, controllate con un sistema non dissimile da quello di Goldrake, Gundam o Mazinga. Sulle ginocchia di una di queste mega-virago virtuali, un turista occidentale. Inebriato dall’atmosfera inimmaginabile e assordato dal frastuono, sfoggia spensierato il sorriso di chi sta facendo un’esperienza nuova. La folla mangia e beve tutto intorno. Dove si trova costui, come ci è arrivato? Pianeta Terra, metropoli di Tokyo, quartiere di Shinjuku, zona di Kabuki-cho. Sotto terra. Nella mecca dell’elettronica e delle avanguardie giovanili, c’è una zona dedicata ai divertimenti per adulti, costantemente illuminata dai neon e patria di attrazioni più uniche che rare. Fra tutte queste, probabilmente, la più straordinaria è il paradossale Robot Restaurant. L’esperienza inizia con la discesa di una folle scalinata, fra milioni di luci e vetri colorati, verso quello che sembrerebbe un piccolo scantinato. Disposti ordinatamente ai lati dello stretto corridoio, distratti dalla musica, s’incomincia a bere e mangiare appoggiati a scomode seggioline, arredi tipici delle aule di università. Dopo qualche minuto, la terra trema. Tempo che passi il primo carro armato.
C’è un canone estetico, legato alla filosofia giapponese ed alla cerimonia del té, che celebra l’importanza di tutto ciò che è semplice. Il gorgoglìo di un’antica teiera, le pareti spoglie di un’umile capanna, la trascurata eleganza di un ambiente dismesso e per questo più vicino alla natura. Gli elementi basilari, insieme alla bevanda dei monaci zen, del momento in cui persino il più bellicoso samurai trovava la pace della meditazione. Oggi, dal canto nostro, abbiamo il problema opposto…. Tutto è ordinato, regolare, chiaro. C’è bisogno, in ogni società del mondo, di nuove valvole di sfogo. Di allontanarsi, per così dire, dalla quotidianità. Il Robot Restaurant è la definitiva quintessenza, l’apice kitsch postmodernista di tale innata necessità umana.
Camminare per certi quartieri di Tokyo, dal punto di vista di noi occidentali, può dare i tipici sintomi di un sovraccarico sensoriale: luci e musiche di ogni tipo, che fanno a gara dall’interno dei locali commerciali e di ristorazione per catturare un prezioso stralcio della nostra volubile attenzione. Ma un solo luogo ha majorettes, tamburi taiko, aeroplani più luminosi di un albero di Natale e seducenti ragazze-soldato in bikini mimetici e cappelli verde militare. Dopo tre ore di spettacolo, quando passano i robot, te li fanno pure guidare. Che puoi chiedere di più?
Address: B2F Shinjuku Robot Bldg, 1-7-1 Kabukicho, Shinjuku-ku, Tokyo
Transport: Shinjuku Station
Open: Daily 6pm-11pm
Tel: 03 3200 5500
Via: Reddit, Tokyobling, Timeout.jp