Sgommando al millimetro con macchine telecomandate

RC Drifting

Per quanto siano abili e preparati, non tutti gli assi del volante possono fare drifting. Servono anche un certo istinto e la mentalità allenata di chi è portato all’improvvisazione. Una dote che traspare facilmente dall’originale approccio della community DRIFT44 verso questo sport, qui reinterpretato con rigore ma in scala assai più ridotta: usando tavoli, cortili, davanzali e scalinate questi ragazzi proiettano le loro automobili radiocomandate a velocità proporzionatamente elevate, effettuando figure e parcheggi al limite del possibile.
Mentre si sbanda sulle curve di un sinuoso circuito improvvisato, calibrando i giri del motore con attenzione per mantenere il prezioso sovrasterzo, basta poco per finire fuori gara. La spettacolarità di questo tipo di competizioni nasce proprio dal senso di precarietà che sono in grado di trasmettere agli spettatori. La fisica inerziale che governa un’auto lanciata di traverso, liberata temporaneamente dalla sua naturale trazione, è un fattore ipotetico e incostante, sempre pronto a sottrarre ogni parvenza di controllo dalle mani del pilota. Benché non venga corso alcun reale rischio nel corso di questa esibizione, ciò non toglie alcun merito alle abilità coinvolte, nonché alla creatività mostrata nelle assurde situazioni proposte e nel montaggio dal ritmo sincopato e coinvolgente. Il video, trovato sul canale di YouTube VidzCreative, mostra in sequenza la serie più riuscita dei loro molti esperimenti.

La tecnica del drifting, ovvero la sgommata controllata, è uno dei pochi stili di guida ad essere al tempo stesso inefficienti, antieconomici e amati in tutto il mondo. Nata negli anni ’70 grazie al pilota giapponese Kunimitsu Takahashi, è oggi la protagonista di molteplici competizioni internazionali, caposaldo del mondo del cinema d’azione e, ovviamente, una modalità irrinunciabile di ogni videogame del genere automobilistico.
Moderni samurai al volante, i campioni delle ruote stridenti dipingono, con inchiostro in gomma bruciata, i tratti singolari di un’arte ineffabile e pericolosa: ciascuna delle loro curve, metaforica montagna da scalare, non è altro che l’ennesimo gradino verso il nirvana della guida.

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