Baruk Khazâd! Khazâd aimênu! Asce dei Nani! I Nani vi assaltano! Tra tutte le civiltà tolkienane, quella più legata al corpus leggendario vichingo rientra anche tra le meno alte o amanti dei rasoi. Magnifici fabbri, abitanti delle miniere, costruttori di fortezze e guerrieri senza pari. Ma i Nani della Terra di Mezzo avevano un punto debole: andare a cavallo. Perché il piú delle volte non disponevano di quello giusto. Peccato vivessero a grande distanza dal Nord della Scozia, sulle isole delle Orcadi e delle Shetland, dove c’è una razza di pony che, come loro, è tra le più piccole e resistenti del suo genere. Cavallini coraggiosi, barbuti, un pò tarchiati, che anticamente trasportavano i materiali di scavo delle miniere e oggi insegnano ai bambini a cavalcare, approfittando talvolta dell’occasione per rendersi famosi. Come avviene in questo video, realizzato dal maneggio Thordale Shetland Stud Centre, in cui i due pony Vitamin e Fivla agiscono da ambasciatori per il turismo della Scozia, vestiti in un certo senso alla maniera di guerrieri d’altri tempi. Quale armatura avrebbero forgiato i Nani per questa nobile bestia? Placche articolate di metallo, maglia di ferro sotto la sella, ginocchiere…
Fortunatamente, il modello a cui si sono ispirati i loro padroni non è il rissoso Gimli ma James Brudenell, settimo Earl di Cardigan, il generale della guerra di Crimea che comandò la carica alla battaglia di Balaclava, nel 1854. Il caratteristico golf lavorato a maglia che prende il suo nome, oggi associato a rilassanti serate davanti al caminetto o cioccolate calde con gli amici, era infatti un diretto adattamento a maniche lunghe dei panciotti militari portati dai soldati inglesi dell’epoca.
La procedura per far indossare questo maglione a una coppia di stolidi e distratti animali appare in un primo momento macchinosa, ma è innegabile che sul finire del video, anche grazie alla musica particolarmente azzeccata, i piccoli cavalli si dimostrino possessori di un buffo e formidabile splendore. Nel secondo episodio della serie possiamo invece vederli associati all’hashtag di Twitter #naturalscotland e a una serie di cartelli con proposte di attività turistiche per i visitatori delle Shetland.