Alcune ricette si guadagnano l’apprezzamento dei gourmand più raffinati dalle loro procedure di preparazione particolari e mai sentite prima, in grado di creare allestimenti visuali con piatti straordinari o innovativi; altre, invece, puntano sulla qualità genuinamente rara e la natura esotica degli ingredienti. Molti hanno mangiato il pollo con le patate, che per questo è diventato il simbolo di ogni pietanza semplice e ripetitiva, eppure basta cambiare gli elementi costituenti per entrare nel mondo esclusivo dell’haute cuisine, appannaggio e vanto di grandi cuochi o interi ristoranti: quaglie con tartufi o aragoste con riso pilaf, anche se non trattate e combinate in modi atipici e creativi, saranno pur sempre oggetto di grandi e sinceri apprezzamenti. Vuoi mettere col cibo di ogni giorno? Tutta un’altra storia. Saper scegliere e gestire gli ingredienti meno facili da acquisire, prepararli e infine portarli a tavola con stile è il primo segno di riconoscimento per un cuoco bravo a fare il suo mestiere.
Come PES, al secolo Adam Pesapane, l’artista dello stop-motion e pubblicitario che riesce a far venire l’acquolina in bocca trasformando in piatti deliziosi, neanche fossero perfettamente commestibili, gli oggetti più strani e disparati.
L’esplosivo gusto di una bomba a mano/avocado o il sapore un po legnoso dei bastoncini colorati/spaghetti non sono che l’inizio: qui c’è anche grande sveltezza di mano e abilità nell’uso del coltello. Un conto è tagliare a dadini, ma avete mai visto qualcuno affettare il cibo a casette del monopoli? E poi usare le fiches del casinò come fossero patatine fritte da immergere nel guacamole? Sarà veramente difficile dimenticare questi e i molti altri video dello stesso autore, premiati diverse volte a livello internazionale. Il suo corto Fresh Guacamole (incluso all’inizio di questo post) detiene il record come film più breve mai nominato agli Oscar. Attualmente PES sta lavorando a un lungometraggio basato sulla serie di illustrazioni e figurine Garbage Pail Kids, nota in Italia per la sua versione tradotta, popolare agli inizi degli anni ’90: gli indimenticabili Sgorbions.