Il dinosauro di carta stampata che ringhia sull’iPad

Ken_Ottmann

Gli origami migliori sembrano colti in un momento di distrazione, pronti ad animarsi e compiere un gesto fluido e naturale. Talvolta accennano persino le movenze di un vero animale o velivolo a motore: la gru giapponese muove le ali, la rana può azzardare un salto o due, l’aeroplano ben costruito plana lieve per qualche metro o anche di più. Ma fino a qualche tempo fa non avremmo immaginato di vedere un cartaceo Tirannosaurus Rex intento a correre saltellando intorno e sopra ad un moderno tablet, ruggente e malinconico, arrabbiato forse per la sua passata estinzione…E quella che verrà. Perché il più famoso mostro del Cretaceo, in questo caso, è fatto di fogli di giornale, simbolo in cellulosa di un metodo divulgativo destinato forse, un giorno non troppo lontano, allo stesso destino delle grandi lucertole preistoriche. Questa animazione digitale è opera del grafico tedesco Ken Ottmann, che l’ha realizzata con lo scopo dichiarato di applicare le sue doti nei campi grafici del rigging, del motion blur e della profondità di campo. Ma la lunga parola tedesca che compare, quasi casualmente, sullo schermo dell’iPad rivela in effetti il significato metaforico della sua curiosa opera digitale.

Il termine Leistungsschutzrecht indica infatti una proposta di legge controversa, finalizzata alla protezione del diritto d’autore sui testi online. La sua approvazione, considerata al momento non troppo probabile, comporterebbe il pagamento da parte dei motori di ricerca e degli altri aggregatori online di un indennizzo monetario a vantaggio degli autori tedeschi di ogni testo indicizzato. Le stesse unioni professionali e le agenzie di stampa non sembrano particolarmente entusiaste dell’idea, vista come un’arma a doppio taglio, mentre un portavoce di Google è arrivato a definirlo in un’intervista allo Spiegel come “un giorno nero per tutta Internet in Germania.” Il nostro tirannosauro arrabbiato, forse, è più vicino al mondo digitale in cui si muove di quanto sembrava esserlo ad una prima, superficiale, occhiata.

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