Hai da accendere? Non la digerisco, quando è spenta

chinese_sig

Quanti compiti professionali o lavori casalinghi e opere creative si potrebbero ultimare mentre si sta fumando? Nel tempo necessario a consumare uno, due, tre pacchetti, messi a frutto da qualcuno non più tanto come piacere occasionale ma dilazionati nel tempo per cadenzare e reiterare le pause contemplative a disposizione nel corso di una singola giornata, si potrebbe forse realizzare qualcosa di maggiormente utile e duraturo. Fumare costa. Dal punto di vista economico, con la crisi e tutto il resto, ma anche e soprattutto in termini di tranquillità mentale, viste le conseguenze (largamente comprovate) che tale abitudine può avere sulla salute propria e degli altri. Senza considerare poi che, a conti fatti, il tempo è denaro. Per continuare ad apprezzare il gusto pernicioso dell’adorata, ardente nicotina, bisognerebbe forse inventarsi ed applicare un modo di compensare il grave deficit passivo di produttività. Questo ragazzo cinese, membro della gigantesca community video orientale 56.com, ha deciso quindi di sbrigarsi. Accende la sigaretta, fuma la sigaretta, accende la seconda sigaretta, dov’è la prima? Fuma e infila, fuma e infila. Dopo due minuti ha 5 sigarette, poi 10, poi 15, poi finisce lo spazio. Allora inizia a mangiarle.

 

gentlemen

Si tratta in realtà di una sorta di complesso gioco di prestigio, inventato e poi messo da parte, perché rischioso, dal prestigiatore televisivo americano Tom Mullica. La sua routine prevedeva in aggiunta una serie di trucchi con le carte, una parlantina svelta e l’espressione attonita di un’invitata del pubblico, sottoposta nel corso della gag ad una dose di fumo passivo assolutamente non indifferente.  Ma anche nello stile serio e distaccato di questo suo recente emulo cinese, impassibile e stranamente concentrato, c’è un fascino bizzarro e coinvolgente. Difficile non pensare alla famosa immagine virale ispirata al videogame Team Fortress 2, in cui la spia in passamontagna sembra affermare, con una certa nonchalance, GENTLEMEN.

Lascia un commento