Lo squamoso Melanocetus, orrido predatore degli abissi oceanici, per nutrire la sua insaziabile fame userà stanotte un artificio scellerato. Digrignando le fauci, nascosto in silenzio tra ombre oscure e fondali polverosi, sceglierà con attenzione il momento per accendere la luce arcana dell’irresistibile illicio, l’antenna bioluminescente che appartiene da millenni al suo retaggio evolutivo, perfidia vivente e insuperata di ogni remota profondità marina. La grottesca rana pescatrice, dunque, attende immobile l’ambita preda. Ma ad un tratto coi suoi occhi sporgenti simili a fari, adattati perfettamente all’assenza di luce naturale, il mostro scorge in anticipo un ignaro pesce vipera, vittima perfetta per la sua trappola più volte collaudata. Un punto brillante si agita nelle tenebre: l’antenna si è trasformata in invitante e inatteso pasto per il pesce inconsapevole, quasi come si trattasse di un piccolo e gustoso regalo di Natale. Con speranzosa aspettativa la creatura credulona si avvicina…Ma su di essa si chiuderanno invece, ghigliottine chitinose, mascella e mandibola del più tremendo incubo natante in tutto l’universo pelagico.
Per fortuna che gli uomini abitano sulla solida crosta terrestre! Incubi e creature immonde non tormentano più le nostre giornate, almeno non quanto inconvenienti tangibili e ostacoli ben più profani, come pensioni sempre più remote o esose e problematiche tasse da pagare. Ma c’è una notte ogni anno in cui i sogni più sfrenati si avverano, i bambini vedono esaudirsi ogni desiderio e il fantastico trova improvvisa forma materiale. A partire dal lontano 1939, persino Rudolph, la renna emarginata dal caratteristico naso rosso, trova un posto di primo piano nelle più gradevoli e festose fantasie. Assistiamo allora alla sua attesa venuta, un tripudio di ottimismo natalizio culminante in un’espressione arborea di affetto e sincerità. Questo augurio di Natale ci viene offerto da Cyriak, il geniale animatore inglese già creatore di innumerevoli animali fantastici e strane allegorie distopiche. Niente paura, il bambino sta bene. Era solo un sogno.