TanTe, ovvero l’alternativa cinese a Trololo di Ėduard Chil’

Se c’è un brano in grado di rappresentare presso il mondo digitale lo spirito millenario e l’antica tradizione teatrale del popolo cinese, non può trattarsi che dell’improbabile TanTe (Turbata/o) di Gong Linna, un tour de force recitativo e musicale del tutto privo di parole intelligibili ma altrettanto ricco di sentimento e forza espressiva. Ecco l’artista mentre, sul palco televisivo del concerto di capodanno 2011 della Hunan Satellite TV, ancora una volta riconferma la particolare nomea di questa sua canzone, della quale è stato più volte detto: “Non potrai impararla neanche se la ascolti 10.000 volte” e che per questo viene anche definita “Canto Divino” (神曲).

Gong Linna, che qui indossa un variopinto e scenografico abito ispirato all’Opera di Pechino, è l’ideatrice e più famosa esponente dell’avanguardia Fusion, ovvero l’innovativo genere musicale che combina lo spirito (Qi) della musica nazionale cinese con armonie e soluzioni moderne. L’artista, famosa in tutto l’Oriente, ha iniziato la sua carriera a soli 5 anni, per poi laurearsi presso il Conservatorio Nazionale di Pechino. Nel 2002 conobbe e sposò Robert Zollitsch, produttore musicale, studioso della musica tibetana e della poesia Tang, che con lo pseudonimo cinese di Lao Luo ha scritto l’impossibile testo di TanTe. Per farci un’idea, basti osservare il ritornello:

#[a—o, a—o e, a se di, a se do, a se da ge di ge do, a se di, a se da ge do, ] x2 a———– [a yi ya yi yo,] x2 a se di ge [dai, da ge dai, da ge dai, da ge da ge di ge dai, da ge dai, da ge do,] x2 # a yi ya yi yo—

Che tali sillabe scoordinate possano veicolare sentimenti complessi risulta difficile a credersi, a meno finchè non si assiste alla bizzarra performance della sua abilissima moglie. Grazie a indubbie doti canore, ma impiegando anche strane espressioni e una gestualitá raffinata, Gong Linna riesce a generare dal suo palco un’elaborata dialettica non verbale, tanto immediata da poter coinvolgere e appassionare i parlanti di ogni lingua. Un fenomeno simile a quello della celebre, altrettanto disarticolata Trololo Song (titolo originale Sono felice, perchè sto tornando a casa) del russo Ėduard Chil, una delle colonne sonore più famose in tutto il mondo di Internet, continuamente oggetto di cover, parodie e approfonditi studi memetico-sociali.

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