Levi Van Veluw, l’artista olandese che trasforma la figura umana

L’installazione di Levi Van Veluw LOrigine dell’Inizio rappresenta una scena della sua infanzia. Cinque persone sedute ad un tavolo, completamente ricoperte di tasselli di legno scuro, interpretano lui, suo padre, sua madre, suo fratello e sua sorella. Lo scenario astratto e slegato dalla realtà suggerisce alienazione, mentre le tonalità scure e l’infinita ripetizione del motivo di fondo vogliono simboleggiare la sua incapacità di trovare un posto nella struttura familiare. Questo mosaico ligneo “vivente” si compone, tra scenario e figure umane, di oltre 30.000 fra blocchi, snodi e superfici di appoggio.

Ma tale realizzazione non è che una piccola parte della sua personalissima visione d’artista: nel corso degli anni, in una serie di affascinanti autoritratti, Veluw si è ricoperto di pietre, capelli, erba, materiali catarifrangenti ed altro con la finalità di trasformarsi in prima persona negli oggetti antropomorfi più fantastici che riuscisse ad immaginare. A soli 27 anni questo artista è già insegnante di fotografia alla Willem de Kooning Academy, prestigiosa scuola d’arte di Rotterdam ed i suoi lavori sono esposti  in molte importanti gallerie internazionali.

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