Con i calabroni sulla mia finestra

Finestra con nido di vespe

Per chi vive le proprie giornate con la passione della scienza, essa si presenta in molte vesti. E quando meno te lo aspetti, prende la forma di un problema splendido, terribile a vedersi. Sulla finestra di Vang Tsal, utente greco di YouTube, si è materializzato un edificio a strapiombo verso il grande vuoto; è una casa di insetti sociali, amichevoli tra loro. E perigliosi per noi altri. La convivenza è già complessa, in senso lato. Ma fra tutte le possibili varianti di una tale condizione, nessuna è paragonabile a quella che coinvolge i calabroni europei, specie vespa crabro, prolifici ed estremamente aggressivi se infastiditi. Assai diffusa è l’opinione, non facilissima da dimostrare, che anche soltanto tre o quattro punture di simili gialloni, se effettuate in zone sensibili del corpo umano, possano portare a conseguenze veramente gravi. Senza contare il caso di persone allergiche, soggette ad immediato e shock anafilattico, stordimento ed immediata morte. Le vespe non sono killer: istintivamente, difendono il proprio nido. Purtroppo la natura le ha dotate di un’arma talmente velenosa, e priva di conseguenze per l’utilizzatore, da renderle difficili da tollerare.
Ma che scena veramente appassionante! Il nido dei calabroni, esternamente, assume l’aspetto di una sfera concava o un ovale, costruito con materia lignea e un generoso apporto di saliva. La sostanza risultante, marrone, friabile e frastagliata, si presenta tanto simile alla carta che la famiglia di vespe d’oltreoceano più simile alle nostre, classificata con il nome Polistinae, viene comunemente identificata dagli americani con l’appellativo paper wasp. Tale involucro, per essere subito chiari, ha in media le dimensioni approssimative e la forma di un pallone da calcio. Cambiano “soltanto” i contenuti. Grazie al particolarissimo piazzamento di questo nido, il vetro ci offre una finestra d’eccezione verso quelle viscere agitate: un labirinto di uova e larve, invitanti celle esagonali e neanche una mezza goccia di gustoso miele. Non sono queste, beneamate api. L’organizzazione è a strati orizzontali sovrapposti, l’ultimo dei quali, partendo dall’alto, si presenta con la tipica forma simile ad un fior di loto, semi esclusi. Normalmente, questo è lo stadio in cui una casa di vespe vagabonde, se individuata, viene irrorata di pietoso insetticida. Come essere vicini di chi crede solo di comprenderti? E ti odia e teme dal profondo del suo essere, per di più a ragione…

Per l’allegra famigliola di saccenti calabroni, ben avviata verso il numero dei 150-300 esemplari (una media ragionevole per nidi di questa significativa entità) la situazione è relativamente chiara. Piuttosto che una finestra verso l’interno della propria abitazione, loro hanno riscontrato la praticità di un pavimento trasparente. Da cui osservare la sezione di una “casa umana” con i suoi abitanti quasi letargici, le luci elettriche notturne e un grande numero di telecamere puntate. “Come siete strani, nemici miei” avranno certamente detto, ronzando sotto voce fra di loro.

Finestra con nido di vespe 2

Vang Tsal, lungi dal perdersi d’animo, ha deciso di sfruttare al massimo la sua fortuna. Non ha chiamato sterminatori, anzi! Visto l’enorme numero di visualizzazioni del suo primo video (di certo, cose come queste non si vedono ogni giorno) ha continuato il suo studio avveniristico, arrivando a piazzare un microfono esterno in prossimità del nido. Operazione, indubbiamente, di una certa pericolosità. Ma che ci permette, alzando un po’ il volume, di udire la musica dell’operosa moltitudine, così vibrante e reiterata. Due colpetti sul vetro, una tentazione assai difficile da contrastare, faranno da contralto ad un aumento sensibile della frequenza. Strani suoni irregolari, simili ad improvvisi schiocchi, potrebbero essere un effetto del vento sul microfono. Oppure il suono delle uova, che si schiudono man mano, per la maggiore gloria di un tanto terribile alveare!
Fortunatamente, il nostro amico ha un piano. Come ci racconta su Reddit. lui conosce per esperienza il futuro di una simile creazione. Terminata la stagione riproduttiva, la regina secernerà un ormone che rende sterili le sue operaie. Quindi, ormai vecchia, deporrà l’ultima delle sue covate. Da qui nasceranno le madri del futuro, già pronte per un viaggio che le porterà lontane. Se anche prima di allora, ci rassicura, il nido dovesse ribellarsi e causare dei problemi, lui ha già pronta una fiamma ossidrica a lunga gittata, che brucerà prima le agili ali, rendendole offensive. E poi tutto quanto il resto.

Finestra con nido di vespe 3

In fondo, sopportare le vespe da diritto a un congruo karma positivo. Quale comportamento se non questo, per un vero amante di ogni essere vivente! Studiare lo studiabile, sfruttare ogni diversa prospettiva offerta dai fortuiti casi del destino. Finché possibile… Si fa presto ad essere animalisti, con graziosi gatti, diligenti cani o silenziosi pesciolini. È soltanto la vespa che ti odia, che può ucciderti se vuole, a meritarsi il tuo maggiore e più sincero amore. Affinché un giorno, traditrice per l’ultima volta, lei possa giungere alla verità: che la comprensione va di pari passo con la pace. E la scienza, proprio in funzione di ciò, è lo strumento principale della tolleranza. Le generazioni scorrono veloci… Speriamo non succeda troppo tardi, per salvarci dalla furia di un tremendo pungiglione!

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