L’unico rimorchio con la casa dentro

Conqueror UEV 440

Casa vuole dire meccanismi. Utili, come il forno, il frigorifero, il climatizzatore. Dannosi, qualche volta: la schematica ripetizione delle piccole incombenze necessarie, far la spesa, far di conto, far la lavatrice. Questo continuo incasellar le ore in pratici pacchetti preconfezionati. La mente, purtroppo, incapsula le cose. 7:30 suona la sveglia e se non suona…Potresti anche decidere di andare via. Verso dove, non si sa. Il vero viaggio è l’avventura che distrugge il quotidiano, una fatica, la sfida contro i presupposti dell’urbana tradizione. Non soltanto aprir la porta su dintorni nuovi, dalla pratica ed accessoriata camera di un pregevole resort. In questo gesto catartico, come inevitabilmente avviene, ci sono gradi differenti di difficoltà.
Conqueror Australia produce un “sistema di fuga cittadina” dicesi UEV, che potrebbe definirsi la suprema gemma tecnologica di questo ambiente. Il Sacro Graal di un mondo in viaggio, fatto di giovani ed anziani, ingiustamente messo alla berlina nei programmi motoristici, come l’implacabile Top Gear. Questo non è un caravan che possa bloccare il sorpasso, o che ostruisca i punti di passaggio nelle strade a due corsie. Ne rallenta eccessivamente il suo veicolo da traino, visto il peso complessivo, relativamente contenuto, di una tonnellata o poco più. Qui si parla di un vero rimorchio fuoristrada: sistema scheletrico in acciaio rinforzato, resistente agli urti ed alla polvere del deserto. Con prese d’aria pressurizzate. Per non parlare delle sospensioni con massicce molle elicoidali, o del sistema frenante a controllo elettronico istantaneo, di molto superiore alle sue precedenti alternative idrauliche, troppo imperfette per farne tali usi spregiudicati. Questo arnese può piombare giù da una collina ripida e scoscesa, dritto dentro a un lago, poi riemergere perfettamente asciutto. Dove veramente conta. Ovvero nella parte interna, piena di sorprese ultra-moderne. Cambiare le cose per svegliarsi, qualche volta, vuole dire percepirle in modo nuovo. In altre mirabili alternative, invece, basta trovare il modo di portarle via con se.
Nelle verdeggianti profondità della Foresta Nera, tra pini e abeti centenari, la natura ti avvolge come un manto. Sovrastati dai soffitti merlettati, da festoni vegetali e invisibili visitatori canterini, ci si lascia indietro il quibus della vita cittadina, assieme ai suoi problemi e ai benefìci, troppo dati per scontati. Niente bagno, questo no. E neanche Internet, a meno di disporre dell’antenna con parabola satellitare. Ma dietro il SUV di marca, saldamente unito con un traino dotato di protezione anti-detriti, l’ultimo modello della serie rilevante, l’UEV-440, nel video tanto riccamente lusingato. Giungere nella radura, sgranchirsi un po’ le gambe. Questo gesto, alla fine, non è che l’inizio.

Conqueror UEV 490
L’UEV 490, esportato in tutto il mondo con il nome Commander S,  è il modello top di gamma. Rispetto a quello di apertura, lievita nel prezzo ed anche nelle dimensioni. Si consiglia l’utilizzo, dunque, soltanto con automobili di sufficiente caratura.

Perché allora viene il bello: la cucina fuoriesce in un secondo, dalla parte sinistra del rimorchio. Sostenuta dalla sua stessa struttura, senza richiedere nessun punto d’appoggio sul terreno. Piatti e stoviglie, saldamente assicurati, risiedono in un pratico cassetto. Due ciotole piuttosto generose servirebbero, nell’idea dei costruttori, per cogliere l’acqua da un vicino torrente o ruscello. Non che ce ne sia immediato bisogno, visto che l’UEV 440, nella sua configurazione di base, contiene ben 150 litri d’acqua, dentro ad un serbatoio accortamente collocato in basso nel veicolo, al fine di non sbilanciarlo. Una caldaia a diesel, sul davanti, potrà presto riscaldarla. Non sia mai che ci si trovi a far la barba, nel mezzo della Foresta Nera, usando l’acqua gelida del Baden-Württemberg. A lato, in due pratici ripiani, troveremo lo spazio per una ricca dispensa. Dotata di fornito minibar, giusto per avvinazzarsi tra le chiassose cicale al primo pomeriggio. Il coperchio della ruota di scorta, persino, può essere staccato e usato come barbecue. Che idea geniale! Portato un po’ a passeggio il bravo cane tra radici e muschi profumati, quindi, verrà l’ora di sdraiarsi. Una volta aperto tutto il caravanserraglio, tra teli extra ed ammenicoli assortiti, si potrà disporre di una vera camera di hotel. Il tetto è giustamente motorizzato, con apertura automatica per facilitare tale attività. L’interno del rimorchio è dotato di un gran letto matrimoniale, sistemi di climatizzazione ed ogni di tipo di comfort. Se richiesta, sarà possibile installare una televisione, magari con Playstation e lettore di Blu-Ray. Ma voi non lo chiederete, giusto? Vuoi mettere con il piacere di leggersi un buon libro d’avventura a centinaia di chilometri dalla città, dai suoi rumori, sotto la luce penetrante delle stelle…Oppure andare a pesca nel crepuscolo (grazie alle canne riposte nello spazio extra del compartimento per i teli della tenda) circondati dalle lucciole splendenti e le zanzare…
Certo, ci vuole del coraggio, a lasciarsi dietro ogni baluginare di moderna civiltà. Persino così attrezzati, di questi tempi, avventurarsi in mezzo al nulla è un gesto pieno di pericolosi presupposti. Non soltanto orsi, lupi, lepri percorrono simili boschi; e l’alternativa del campeggio sorvegliato, con un simile caravan spacca-montagne, appare tanto più noiosa, assai banale.

Amok Draumr
Fare del campeggio tecnologico non richiede sempre investimenti tanto fuori dagli schemi. La Amok Equipment, azienda norvegese, produce la Draumr, amaca iper-avveniristica.

Pensate allo smartphone. Portiamo nelle tasche, ultimamente, questo dispositivo che raccoglie molteplici funzioni: cellulare, macchina fotografica, PDA, computer con connessione ad Internet. Mai più che adesso, la tecnologia si sta applicando alla suprema miniaturizzazione che facilita la vita, finalizzata a risolvere plurime esigenze in poco, pochissimo spazio. Questa è la strada dell’epoca digitale, da diversi anni a questa parte.
Ma nel mondo fisico, fatto di cose inevitabilmente ingombranti, pesanti, ciò avviene ancora raramente. La termodinamica vuole che un litro d’acqua pesi un chilo, niente eccezioni. E gli spazi sono quelli, giusto? Non puoi tenere in tasca un coltellino, una forchetta, una sega, un punteruolo…Beh, ditelo allo svizzero con il Victorinox! L’ingombro minimo non può essere cancellato. Forse proprio per questo, serve disciplina ed organizzazione progettuale del design.

5 commenti su “L’unico rimorchio con la casa dentro”

  1. Al momento parrebbe di no! Nella vecchia versione del loro sito, mi sembra che ci fosse un importatore inglese. Ma purtroppo non saranno più in società….

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