Tre tagli orizzontali, con un sibilo sinistro. Ah, l’oscuro fato dei cocomeri, gli ovali deliziosi, sempre fatti a pezzi nei programmi dedicati al libero commercio! Ad esempio, quando i protagonisti astuti dell’eterno Affari di Famiglia, gli sparvieri di Las Vegas, maneggiano un’arma di metallo procurata da uno scambio vantaggioso, tutte le volte devono provarla. Non si sfugge alla carneficina. Poco importa che quel filo abbia 400 anni, sia un pezzo unico che vale 10.000 pezzi di pecunia. Oculatezza nel gestire il proprio businness? Viene dopo lo show-businness. Violenza chiama virulenza. Però non è chiara la ragione, per cui stanchi di polistiroli e fogli di cartone, tutti debbano finire a torturare il citrullone a strisce verdi, la splendida primizia dell’estate. L’anguria, che dovrebbero chiamare: calamita per alabarde. Filettata a katanate, compuntata di stiletti medievali o coltellacci dei marines, cubettata a colpi di machete. Triturata con la sega elettrica, oppure sforacchiata grazie alla lupara. Ahimé! Quasi nessuno, si direbbe, mangia frutti in quel del Nord America. Li uccidono soltanto, per purissimo divertimento. Con buona pace dei vegani. Attitudine che a quanto pare, in questo periodo, sarebbe giunta all’altro lato dell’Atlantico. Ecco qui la prova: Colin Furze, supereroe britannico di YouTube, mentre sperimenta la sua ultima creazione. Sarebbe uno zaino pieno d’aria compressa, con due tubi che raggiungono le mani. Sulle quali, mirabilmente, l’inventore indossa una struttura in rigido metallo. Che non è adamantio ma potrebbe, visto l’uso che riesce a farne. Caspita! Con la pressione di un pulsante a valvola, SSWIIIISSSSHH! (Onomatopea fumettistica) scaturiscono i duplici e feroci artigli. Sei punte che trafiggono i malvagi. Le avrete già riconosciute: Wolverine è sicuramente diventato, grazie al cinema e per largo margine, il più amato e conosciuto degli X-Men.
Status di grazia che meriterebbe anche questo suo emulo, tra i molti produttori di follie meccaniche sul web. Furze, con il suo entusiasmo contagioso, ha messo insieme negli ultimi anni ogni sorta di accozzaglia diavolesca. Nel marzo del 2010 è stato arrestato per il possesso di un motorino-lanciafiamme. A ottobre dello stesso anno ha potenziato uno scooter per disabili, irrompendo con i suoi 112 Km/h dritto nel Guinness World Record. Nella primavera del 2013 ha battuto un altro primato mondiale: quello di velocità su tazza del WC, grazie a un motore da 140cc, con quattro marce e tubo di scappamento/portarotolo di carta igienica. E adesso, eccolo qui. Gli occhi spiritati, la gestualità teatrale, mentre massacra angurie senza colpa, tranne quella di rassomigliare al cranio umano. Da un grande potere deriva una grande macedonia. Spero almeno che abbia un cane o gatto, per pulire slinguazzando il pavimento.
Wolverine è uno di quei protagonisti ombrosi e cupi, trascinati loro malgrado dagli eventi. Ha costituito, fin dalla sua genesi nei tardi anni ’70, il prototipo del super-antieroe, invincibile ma non per scelta, fondamentalmente buono, eppure maledetto. Gli artigli, risultanti da un esperimento militare fatto suo malgrado, sono corpi estranei che feriscono i nemici, eppure nel contempo pure lui, ciascuna singola volta che li usa. Bucano la pelle, dolorosamente. E lo stesso suo potere di rigenerarsi, ritornare integro dopo qualsiasi tipo di ferita, è automatico e fuori controllo. La vita eterna, in filosofia e letteratura, viene spesso descritta come una sorta di maledizione. Tanto più quando hai nemici spietati e potenti, da combattere da qui all’eternità. Ci sono supereroi che ispirano la voglia di imitarli. Pochi, fra gli sfortunati mutanti degli X-Men, rientrano in questa categoria.
E poi, c’è Batman! Il ricco giustiziere, furbissimo detective, l’escapologo, l’imprenditore, il cavaliere coi capelli, l’autista-pilota, il ninja, il picchiatore. Milioni di bambini ogni anno, da carnevale ad Ognissanti, si ammantano del nero mantello e indossano le orecchie del terrore. Ah, quella corazza, l’automobile, la cinta con gli attrezzi… E la pistola-gadget, il deltaplano, gli stivali magnetici, la corda con l’arpione, il pugnale elettrico, LA BOMBA A TEMPO, l’orologio laser (oops, forse quello era James Bond). Che lui fosse un orfano disadattato, spinto dall’estrema misantropia, è un fatto che, assai probabilmente, interessava solo al regista Christopher Nolan. E che negli ultimi anni, grazie alla sua nuova trilogia, è finalmente stato percepito dal senso comune. Ma a parte questo, se pure non volessimo assomigliare in tutto e per tutto al crudele vigilante, di sicuro avremmo un gran piacere a possedere le sue cose. Se soltanto…Non costassero un occhio della testa! Beh, esiste un eccezione. Ce la mostra Grant Thompson, alias The King of Random, un’altra celebrity del fai-da-te per nerds.
Così scopriamo che prepararsi un batarang, il coltello da lancio a forma di pipistrello stilizzato, non era poi così difficile. Bastava prendere una sega circolare, tagliarla in quella forma riconoscibilissima, poi dipingerla di nero. E scartavetrare i bordi, per assottigliarne ulteriormente il bordo distruttivo, prima di lanciarla con certezza verso sud. È un oggetto semplice, che funziona veramente. Peccato per le orecchie leggermente fuori centro, però di sicuro, la prossima volta verrà meglio. Speriamo non finisca ad infilzare una banana.
La manualità è una dote che sta rinascendo negli ultimi anni. La diffusione di video e guide sul web, nonché il successo di portali come Instructables ed Etsy, sono fatti che hanno dimostrato come anche nell’epoca digitale, anzi forse soprattutto in essa, è possibile farsi strada con le proprie invenzioni. Ci sono cose semplici, altre più complesse. Bisogna avere voglia di imitare.