Uno strano alberello di Natale, questo qui. Tanto per cominciare, non ha gli aghi. Sfoggia il colore argenteo di un vassoio in sterling, però pesa quasi nove chili. Appoggiato sopra a una robusta base ovale in legno, per oltre 40 cm si sviluppa in ramificazioni capillari, bulbi globulari, blocchi granulosi. L’asimmetria di una scultura che ha, o per lo meno aveva, uno scopo estremamente definito: viverci dentro…Tastando i pavimenti con le mandibole, strofinandosi le antenne, prima di metterci 6 zampe, l’una dopo l’altra, in cerca della camera della Regina. Perché per esplorarlo dall’interno, se non fosse ancora chiaro, bisognava essere formiche. Per farlo adesso, usando invece gli occhi, basterebbe metterlo sul caminetto, così, girato all’incontrario.
Avete mai dovuto condividere gli spazi personali con le valide esponenti della specie myrmicinae? Piccole instancabili creature, che camminano dovunque, esplorano i pertugi, si mangiano quello che gli riesce di trovare. Dove ce n’è una, presto ne arrivano dozzine, centinaia. “Operaie” dell’appropriazione indebita. Guerriere pronte a una crudele auto-immolazione! Fuchi volanti, sciamati sulle lampade o i televisori! E c’è anche di peggio, come queste solenopsis, le altrimenti dette formiche del fuoco. Dal morso velenoso, doloroso, fonte di ulcere o rischiose anafilassi. Oh, my! Non dentro al mio giardino! Qualcuno potrebbe pure innervosirsi, scavare una buca nel terreno, scaldarla fino a 660 gradi celsius, squagliarci l’alluminio, riversarlo dentro a un crogiolo e poi mettere in pratica la sua vendetta. Un piatto da servire caldo, anzi caldissimo.
Questi curiosi oggetti, utili anche per lo studio degli artropodi, sono l’opera di un anonimo comparso su YouTube, con lo pseudonimo auto-esplicativo di AnthillArt. Con il piglio imprenditoriale di chi ben capisce i meccanismi della rete, individuando una nicchia vuota di mercato, costui non solo ha dato forma fisica alla sua creazione, ma l’ha pure promossa efficacemente sui diversi social network, presso i lidi della blogosfera, oltre i limiti delle vetrine d’asta del portale E-Bay. E ha creato un sito con il catalogo delle sue creazioni precedenti.
Il risultato, apprezzabile per tutti, è che l’oggetto attualmente in vendita può vantare (al momento in cui scrivo) ben 86 offerte, con la più alta che si attesta sugli oltre 4000 dollari. Niente male, per il residuo riforgiato di un’Atlantide sommersa, creata relativamente in poco tempo. E una certezza per le povere formiche “Siamo morte con un’alto scopo!”
Nel frattempo, lui rimuove la possibilità di commentare il video. Si era stancato, comprensibilmente, di sentirsi chiedere “Che ne diresti se versassi del metallo fuso dentro a casa tua?” E la domanda, dal punto di vista degli animalisti, ha pure il suo perché.
Questa idea, che soltanto raramente si traduce in manufatti per la vendita, non è in realtà del tutto originale. Il dare forma solida a un qualcosa di extra-dinamico, come un formicaio, affascina da tempo gli studiosi. Ne è valida testimonianza questo famoso spezzone di qualche anno fa, tratto dal documentario Ants! Natures Secret Power, di Wolfgang Thaler e Bert Hoelldobler, in cui la stessa cosa viene realizzata su scala veramente estrema. Dopo un’ora di trattazione estremamente affascinante, su varie specie di questi insetti sociali di terra, e come gran finale all’opera, i due versano tonnellate di cemento dentro a un titanico labirinto sotterraneo, creato dalle formiche tagliafoglie. Scavandolo, successivamente, ne traggono quel gigantesco costrutto, quasi paragonabile ad un condominio umano. Quante piccole abitanti, giovani piene d’ottime speranze, l’avevano definito casa propria? Giungendo, in anni di lavoro, a quella vera e propria “Meraviglia di questo mondo”? (Wonder of the World, cit. del documentario) per poi perderla in un giorno, a causa dell’umana curiosità….
Ci sono insetti che vanno preservati, ad ogni costo. Rari abitatori dei deserti, gli ultimi esponenti di un’ordine, oppure i magnifici scarabei che percorrono soffiando il sottobosco delle foreste pluviali, soltanto poche volte l’anno. Pure le formiche come quelle, spietatamente fuse per creare le sculture di AnthillArt, fastidiose, nocive ed aggressive, hanno indubbiamente un loro ruolo. Preferibilmente, non vicino a casa di qualcuno che abbia basilari conoscenze metallurgiche!
Forse non tutti sanno che “Il peso complessivo delle formiche sulla Terra è grossomodo equivalente a quello degli esseri umani”. Qualche centinaio, migliaio d’individui, sacrificati per dare forma ad un concentrato di divulgazione scientifica e/o arte, non farà una colossale differenza. Tanto meglio, se c’è da guadagnare? Sensi di colpa e inferno buddhista permettendo.
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