Questi enormi scorpioni non sono per niente come gli altri. Tanto per cominciare, non pungono; il che, va detto, può anche fare comodo. Specie quando te li metti sopra il naso. Ma che fantastica idea! Sarebbe quasi da imitare. Peccato che non siamo in Costa Rica. Felicemente paralizzati dal terrore, con sguardo fermo e distaccato, avremmo potuto scrutare dritti dentro la suprema fonte di un metodo di difesa strepitoso, tremendo ugello della dannazione… L’invertebrato dell’ordine thelyphonida ha tutte le carte in regola per fare concorrenza ai più (s)gradevoli tra i nostri animali domestici, comprese le robuste chele palpatorie, la lunga coda a forma di scudiscio e le due ghiandole in prossimità dell’ano. Ed è proprio in funzione di quest’ultime, che nei paesi a lingua spagnola lo chiamano amichevolmente vinegaron (pl. vingarones). La ragione sta tutta nell’odore. Pare infatti, ma non prendetemi in parola, che quando disturbato, l’animaletto abbia l’abitudine soave di rilasciare una sottile nube d’acido irritante, avente il caratteristico profumo dell’aceto (vinegar). Decisamente meglio questo, rispetto alla reazione di un comune gatto. Comunque, non c’è problema. Basta tenerlo ben lontano dagli occhi..Err, nevermind.
Dunque, si potrebbe ingenuamente dire, siamo giunti a questo. Tutto può valere, nella difficile ricerca della fama internettiana? Persino la tortura dell’angoscia? No. In realtà, l’origine di un gesto tanto alternativo, ferocemente fuori dal comune, va rintracciata da un diverso presupposto. Stare sulla faccia dell’umano, molto probabilmente, piace al vinegaron. Però così è pure per costui, che si è tanto allegramente offerto a tale scopo. Insieme sorridono per la telecamera, in quel momento di assoluta comunione, l’uomo e l’aracnide, come faremmo noi con Fido, tirando palle a un caro cane. L’amico di una vita. Perché il due-zampe protagonista dell’evento è Quaoar Power, alias memutic, titolare di una pagina Facebook ricca d’informazioni entomologiche, con la passione di tutto ciò che striscia, zampetta o svolazza in giro per il mondo. Protagonista su YouTube di affascinanti viaggi, doverosamente raccontati, fra il Sud America, l’Asia e l’Est Europa, ha ripreso farfalle, bruchi, ragni e scarafaggi di ogni tipo. Qualche volta si è pure fatto pungere, per il bene della scienza.
Cose come queste, comunque, neppure lui le ha fatte tanto spesso. Perché scatti questa molla dell’interconnessione, bisogna trovare l’animale giusto, sufficientemente flemmatico e tranquillo. Gertrude, si chiamava lei. “Ger-truuh-de, luce della mia vita, fuoco del mio cefalotorace…”
La misura di un/una vinegaron può raggiungere gli 85 mm, esclusa la caratteristica coda serpentina, simile a un flagello. Non per niente, il nome alternativo dell’aracnide sarebbe “lo scorpione frusta”. In quell’appendice, per un riuscito vezzo dell’evoluzione, non ospita inoltre il comune pungiglione, ma organi tattili simili a quelli delle antenne da formica. Sono inoltre incluse 4 paia d’occhi, di cui due davanti, 6 sui lati. Nonostante questo la creatura, cacciatrice notturna di un’efficienza sorprendente, non ci vede particolarmente bene. Chi l’avrebbe mai detto! Meno male che fra le sue 8 zampe, il primo paio serva soprattutto a palpeggiare. Zampettando rumorosamente sul terreno, tastando a destra e a manca, il thelyphonida si aggira nelle notti tropicali, in cerca del suo pasto preferito: grilli, oppure scarafaggi. Proprio per questo, se lo si scorge da lontano, sarebbe comunque meglio non ucciderlo. Tiene il giardino libero da infestazioni.
Al momento di accoppiarsi, il maschio dell’aracnide secerne la sua sostanza spermatofora, che viene successivamente raccolta dalla femmina. Questa, quindi, depone la sua sacca delle uova, poi se l’attacca con la saliva sulla schiena e scende dentro un buco nel terreno. Da allora e fino all’ora della schiusa, la devota madre non vorrà mangiare. Aspettando, resterà immobile, tenendo il suo tesoro biologico ben sollevato dal terreno. “Gertrude, tes yeux, j’en rêve jour et nuit!”
Un atteso giorno, quindi, già perfettamente formati, i piccoli verranno fuori. Che sollievo! Senza perdere tempo, gli si attaccheranno subito sulla schiena, mediante l’impiego di un apposito organo succhiante. Lei vivrà, indifferente, all’incirca per altri due anni. L’aspettativa di vita completa di una vinegarona, salvo incidenti, si aggira sugli otto lunghi anni. Per questo, proprio come dicevamo, sarebbero perfette da adottare. Nessun amante degli aracnidi può farne a meno! Nessun amante.
Neanche Quaoar Power che, come ci racconta sul suo profilo utente, vorrebbe un giorno lavorare per il National Geographic. Non possiamo che augurargli di riuscirci, apprezzando l’ineffabile eleganza di un precedente video come questo, dove lui faceva camminare i bruchi della bellissima farfalla dione juno sopra il bordo instabile di un secchio. Temporaneamente accantonata, la bella vinegarona provava il gusto dell’amara gelosia. Chiedendosi probabilmente: “Chissà se hanno pure un buon sapore, quelle ruffiane lepidottere…”