Scaldare casa usando quattro candeline dell’Ikea

KeepTurningLeft

Nel gelo apocalittico della notte di Natale, circondato da zombie famelici e grosse alci radioattive, Will Von Scroogen spense con risolutezza la caldaia della sua baita di montagna, alimentata dalle costose bombole di gas GPL compresso: “Eeh, no! Ogni centesimo risparmiato, tanto di guadagnato”. Non si capacitava, il più anziano e avaro degli uomini d’affari pseudo-dickensiani, di dover continuare a spendere per la sopravvivenza della canticchiante umana società. Rappresentata, oramai, soltanto e solamente da se stesso. Tutti quei fastidiosi orfani, sperduti per le strade, che tendevano la mano per un’impareggiabile decino. E i cani randagi, con i loro grandi occhioni, silenziosi postulanti d’affetto e qualche prezioso croccantino. Passati a miglior vita (pensava) orfani e cani, riuniti dalle avversità del fato, restava solo lui: e allora dai a spendere, dannazione! Una bombola dopo l’altra, cento e mille scatolette…. “Il cibo te lo devi guadagnare, mica cresce sugli alberi!” Rivolgendosi a stesso diceva cupamente, l’ultimo misantropo di questa Terra, detestando i suoi bisogni. Mentre bestie siderali, provenienti dalle lune di Saturno, strisciavano per la foresta, ululando, e i vermi saprofagi, tanto privi d’occhi quanto di pietosi sentimenti, insidiavano le fondamenta di quella piccola casetta, sopravvissuta, per miracolo, all’imprevista catastrofe globale. Ergo lui, felice, spegnendo il suo riscaldamento, risparmiava. -15 gradi, le finestre, gradualmente, iniziavano ad appannarsi.  L’orologio bronzeo batté l’una di notte. “Finalmente!” Pensò quindi, semi-adagiato sulla sedia a dondolo del nonno, nel buio quasi completo, la doppietta nascosta sotto le rigide coperte, senza uno straccio di cartucce, perché lui era troppo avaro per spararle. E già si chiudevano i suoi occhi, un po’ per l’auto-soddisfazione, in parte per un principio d’assideramento, quando s’udì dal vicino ripostiglio un suono, come un colpo di tosse cavernoso. “Soo-no lo spii-rito dei Natali passa-ti”. Ora che vuole, questo qui! Pensò il vecchietto, infastidito, gettando da parte le povere coperte. Tenendosi ben stretto il suo fucile, fece due passi, aprì le solide ante di legno lavorato. Pagate, all’epoca, bei dollari sonanti. E sul fondo dell’angustissimo stanzino, la faccia splendida, gli occhi stolidi, con cappello e stella di sceriffo, fieramente lo fissava: Chuck Norris. La tenebra, d’un tratto, prese una piega inaspettata. “Buongiorno, anziano terribilmente arido, privo di risorse. Nella notte in cui tu affronti la prova più terribile, son giunto per portarti un lauto dono. Vedo che hai l’arma scarica, mmm!” E così dicendo, dalla sua lunga barba, quel mistico figuro tirò fuori una katana. “Con questa, sappilo, non finirai mai le munizioni” Cavolo, pensò Will. “Sai che risparmio!”

Mise la spada vicino al caminetto intonso, quasi timoroso che sparisse. Una montagna di costosi ceppi, inutilizzati, giacevano di lato. Niente fiamme scialacquevoli, in questa risparmiosa casa. “E senti un pò” Disse allora, all’indirizzo dell’amato armadio “Per questo freddo, che puoi fare?” Il fondo era invisibile, dall’altro lato della stanza, e così il suo occupante sovrannaturale, d’un tratto silenzioso. Affacciandosi timidamente, Will ebbe la seconda e più fantastica sorpresa di un’interminabile nottata. Non più Chuck Norris, fra quelle strette mura, ma un altro giovane abbronzato, la lunga chioma, sopracciglia folte, profondi e responsabili occhi marroni. “Sono McGyver, l’uomo del presente” declamò costui, con voce stentorea e chiaramente “Questa è la mia idea.” Quale genio, che straordinario guizzo d’inventiva, dimostrava tale soluzione riscaldante, marchi riconoscibili di un altro grande eroe televisivo. Per descriverla, soltanto ai fini del racconto, s’intende, non c’è niente di meglio che osservare questo differente video. Lasciamo quel vecchio sfortunato ai suoi patémi, ai mostri e alle alci radioattive.
Questo è il sistema riscaldante di KeepTurningLeft, lo YouTuber con l’hobby delle barche che visita spessissimo l’Ikea. Perché lo fa, potreste chiedervi, o per meglio dire: che dovrebbe mai comprare? La risposta è: candeline. Cento di queste candeline bianche, vendute per un solo pound. Loro le propongono in dei pratici pacchetti, per l’unico scopo dichiarato di fare un po’ di luce. Ma lui, furbamente, ne ha trovato un altro. Ne mette quattro dentro una vaschetta, poi ci posiziona sopra un vaso di ceramica d’uso comune, come quello di qualsiasi davanzale. Copre il buco che ha sul fondo e poi vi sovrappone un ulteriore vaso, più grande. Per effetto della convezione, la superficie di quest’ultimo si surriscalda, con efficienza, irradiando del piacevole tepore. Non tantissimo, però abbastanza, per quel prezzo trascurabile. Forse ne metti qualcuno per la stanza, di questi stratificati ambaradàn, e finisce che ti accorgi della differenza. O magari sarà il calore sprigionato dal computer.
Certo, rimane qualche dubbio sulla sicurezza di avere tante fiamme libere per casa, nonché del respirare i fumi usciti dalle stesse. Con che cosa le faranno queste candeline? Paraffina? Uranio? Cani? Chi può dirlo. Una cosa, di sicuro, le rende interessanti: KeepTurningLeft, secondo i suoi calcoli, ci scalda tutta casa, al prezzo di 8 pence al giorno. E la rivista casualmente usata per sottobicchiere, Boat Owners [of Britain] non può che accrescere la sua credibilità.
L’orologio bronzeo della casa di montagna, in quel momento, batteva le ore 2. Dozzine di vasi, ciascuno con le sue candeline, irradiavano quel gradevole tepore, tanto a lungo ricercato. Disperdendo l’odio per il mondo. La porta, stranamente, era aperta. Seguìto dai due spiriti quel vecchio, armato di doppietta e di katana, vagava nella notte di Natale, cercando nuovi amici da salvare. Orfani, possibilmente. E un spettro residuo, quello del futuro. “Basta solitudine.” Gridò Will “Da quest’oggi,  io sono Leggenda

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