La giornata di Peter l’imponente era iniziata come al solito. Un giro nel recinto, due passi con i micro-cani, qualche nocciolina per merenda. La vita dell’elefante tailandese in fondo è così, semplice e lineare, mai una sorpresa, nessuna sfida. Ma al momento della visita giornaliera da parte delle affabili cose-uomo si verifica qualcosa di strano, l’imprevisto che minaccia di rovinargli il pomeriggio: uno sconosciuto ha portato con se un bizzarro tronco orizzontale, inutile e voluminoso, che osa gettare nel suo amato fango senza troppe cerimonie. “Prrumph“, “ahrunngh”, “hrrannhhh“? (Chi è tale individuo e da dove proviene l’insulso borbottio acustico?) Peter non sa come usare YouTube e quindi, a differenza di noi esseri umani, non ha riconosciuto a prima vista l’eccentrico pianista Paul Barton, venuto fin lì da Londra per insegnare musica a chiunque abbia voglia di ascoltare e qualche volta, perchè no, anche ai più placidi e noncuranti animali di tutto il Siam. Ma costui, grazie al ritmo gradevole della famosa The Entertainer di Joplin riesce dove altri fallirebbero. Il pachiderma finisce presto per avvicinare la volubile proboscide e….