La Terra di Mezzo non è solo quella di Elfi, Goblin, Hobbit e antichi Stregoni. Nel mondo reale infatti esiste una nazione lontana, nota da millenni con il nome di Paese Centrale (中國) i cui miti e leggende superano persino la più sfrenata e moderna fantasy d’autore. Stiamo parlando della Cina, e in modo particolare di un periodo tra i più famosi della sua storia millenaria. L’anno è il 220 d.C, coèvo all’incirca a quello in cui l’Impero Romano si avviava verso la totale anarchia militare. Nel grande Oriente la dinastia Han, che regnava incontrastata da ben quattro secoli, si trova improvvisamente in crisi. Una serie di gravi e sanguinose ribellioni, non del tutto dissimili da quelle più recenti dei Taiping e dei cosiddetti Boxer, stanno gettando nel caos il paese, mentre prodigi e disastri naturali rendono chiaro che l’Imperatore ha perso il Mandato Celeste, ovvero la concessione divina a governare. Sullo sfondo di un paese ormai in piena guerra civile, tre eroi si incontrano in un giardino di peschi e pronunciano un solenne giuramento: da quel giorno in poi, come fratelli di sangue, combatteranno per unificare nuovamente la Cina e restituire al popolo la pace. Sono Liu Bei, legittimo erede al trono imperiale, Zhang Fei, temibile guerriero e Guan Yu, l’uomo dalla favolosa barba, colui che verrà un giorno canonizzato come divinità cinese della guerra.