Chi è Helix Snake? Uno stregone folle che tenta a suo modo di apprendere l’arte della tavola di legno d’acero con le quattro ruote? Una creazione imprevista quanto indesiderata del sistema meta-informatico The Matrix? Oppure semplicemente un nerd allucinato che ha giocato per milioni di ore al videogioco Skate 3, trovando infine ogni suo possibile difetto di programmazione? Qualunque sia il metodo, l’effetto finale è qualcosa di mai visto prima. Nel corso di quelli che forse sono i 10 minuti più strani di YouTube (lo so, potrebbe trattarsi di un’iperbole) l’avatar coronato di questo individuo vola, rimbalza, passa attraverso il pavimento, proietta in aria cumuli di oggetti voluminosi, si teletrasporta attraverso e dentro i muri e si “suicida” in dozzine di modi estremamente coloriti e bizzarri. C’è qualcosa di profondamente comico nel realismo della grafica moderna, ormai perfettamente in linea con la teoria della uncanny valley, che finisce per scontrarsi con i limiti logici di quanto previsto dai suoi creatori. Osservare il malfunzionamento di questo tipo di videogiochi è come assistere ad un cabaret cosmico su scala ridotta, buffo e surreale nella sua totale coerenza a se stesso.