GoPro Kung-fu: lo scontro in soggettiva

GoPro Fight

Nutrendo il proprio lato combattivo degli exploit di Bruce Lee, Jackie Chan, Tony Jaa e Chuck Norris ci si dimentica prima o poi del sublime dinamismo e dell’adrenalina insite nel trovarci noi, in prima persona, oggetto della furia di un avversario esperto nella lotta a mani nude. Fortunatamente, in futuro, l’industria cinematografica potrà riprendere l’idea di Joey e Christian (artschooldropouts) assicurando sulla testa dei suoi protagonisti l’equivalente di una semplice videocamera digitale GoPro. Per fornirci, qualche volta, un repertorio immaginifico più visualmente coinvolgente.
Praticare la via del kung-fu significa comprendere intellettualmente il significato più profondo del combattimento, sferrare pugni con il cuore e con la mente. Intercettare, oscillare, sentire, premere, toccare e tagliare a fette (qie 切) non tanto un avversario in senso prettamente tangibile ma la sua più segreta essenza, l’invisibile, fluido Qi

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Gatti giganti, guardiani galattici del cassetto dei calzini

Kittens on the Beat

C’è un’intero repertorio di filmografia nuova, nata su YouTube e che si propaga a macchia d’olio attraverso i social network e il word-of-mouth digitale. Si nutre del lavoro straordinario di creativi degli effetti speciali, musicisti, montatori, registi giovani e talvolta privi di preparazione formale. I loro video non sono soltanto corti cinematografici nel senso tradizionale, né videoclip o spot pubblicitari di auto-promozione meramente fini a se stessi, ma in un certo senso la più pura divulgazione esteriore di una ricerca d’innovazione visuale, anzi no, di ciò che può essere universalmente definito come cool. Questa nuova opera dei CorridorDigital di Los Angeles, già autori di altri notevoli capolavori, è un concentrato stile haiku (俳句) di tutto ciò che possa considerarsi cool nel multicolore e stratificato mondo del Web. Micro-elfi robotici venuti dal futuro, elicotteri radiocomandati, la Lamborghini Aventador. Con una colonna sonora inevitabilmente composta di musica dubstep e la ciliegina finale sulla torta: la partecipazione dell’animale più amato sui giocosi lidi di Internet, ovvero felis silvestris catus, l’incostante e imprevedibile gatto domestico.

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Il suono conturbante del flauto azteco della morte

Xavier Quijas Yxayotl

Se voi foste sperduti nello scenario di una giungla tropicale ostile, appesantiti e accaldati dall’inutile armatura e un grosso fucile a miccia, trovereste conforto nel canto familiare e innocuo degli uccelli. Imponendo lavori forzati ingiusti, rispedendo oltre oceano le ricchezze sottratte con la forza ai popoli del Nuovo Mondo, forse vi ritrovereste abituati a pensare che si, c’è anche del buono in ciò che fate: la liberazione degli indigeni dal potere altrui di vita o di morte, impugnato con villanìa dalla temuta casta sacerdotale azteca, vostra nemica. Il salvataggio di anime immortali, destinate al paradiso unicamente grazie al vostro intervento… Nel corso di una dura giornata di marcia, sudati e stanchi, l’elmo lucente delle armerie di Toledo abbandonato a chilometri di distanza, udendo il verso degli uccelli ripensereste forse a casa vostra, nella distante Europa. E in quel momento di tranquillità, d’improvviso, calerebbe il silenzio. Un potenziale segno di pericolo, magari dell’avvicinarsi di qualcuno. O qualcosa. Poi, il battere distante di tamburi, selvaggi. Colti dal panico, o piuttosto concentrati nella fredda efficienza data dall’addestramento, portereste la mano in prossimità della borsa di polvere da sparo, affrettandovi a caricare il micidiale pallino levigato in piombo. Finché nel buio oltre il fitto sottobosco, i rappresentanti più pericolosi della società dei guerrieri giaguaro, gli ocelomeh, messa per un attimo da parte la cerbottana avvelenata, userebbero a quel punto il più terribile degli strumenti psicologici: il suono. Dando fiato al teschio di argilla, per spalancare su di voi una porta dell’Inferno…

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3Doodler, la penna magica che traccia linee nell’aria

3Doodler

Questa è 3Doodler, l’ultimo prodotto della WobbleWorks di Boston, azienda specializzata in giocattoli e gadget di nuova concezione. Si tratta di una stampante a estrusione compatta, priva di parti meccaniche e impugnata come fosse un grosso pennarello. Quando la si passa su un foglio non libera comune inchiostro, ma un sottile filo di plastica ABS fusa a caldo, in grado di solidificarsi nel giro di un istante. Questo significa, tanto per cominciare, che qualsiasi disegno realizzato con tale dispositivo potrà essere staccato dalla superficie originaria, mantenendo perfettamente la sua forma. Ma basta vedere il video di presentazione della campagna di crowd-funding su Kickstarter per rendersi conto che può fare molto, molto di più. Ad esempio realizzare un modellino piuttosto fedele della torre Eiffel, creare colorati solidi platonici o dare forma tattile a complessi origami di ogni tipo e razza di animale. Questa particolare e avveniristica tecnologia, considerata tra le vie future per liberarci dagli aspetti problematici dell’industria di scala, viene qui piuttosto messa al servizio di una tra le più personali e raffinate delle attività umane: l’arte grafica.

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