Nutrendo il proprio lato combattivo degli exploit di Bruce Lee, Jackie Chan, Tony Jaa e Chuck Norris ci si dimentica prima o poi del sublime dinamismo e dell’adrenalina insite nel trovarci noi, in prima persona, oggetto della furia di un avversario esperto nella lotta a mani nude. Fortunatamente, in futuro, l’industria cinematografica potrà riprendere l’idea di Joey e Christian (artschooldropouts) assicurando sulla testa dei suoi protagonisti l’equivalente di una semplice videocamera digitale GoPro. Per fornirci, qualche volta, un repertorio immaginifico più visualmente coinvolgente.
Praticare la via del kung-fu significa comprendere intellettualmente il significato più profondo del combattimento, sferrare pugni con il cuore e con la mente. Intercettare, oscillare, sentire, premere, toccare e tagliare a fette (qie 切) non tanto un avversario in senso prettamente tangibile ma la sua più segreta essenza, l’invisibile, fluido Qi…